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Approvata la riforma Enti locali, ora è ufficiale: ritorna la provincia Ogliastra

Dopo un lungo e tortuoso dibattito è stato approvato questa sera il testo unificato di riorganizzazione degli Enti Locali.

La riforma è stata approvata con un’ampia maggioranza, 34 i voti favorevoli e 7 i contrari. L’Isola ha da oggi un nuovo volto: le Province diventano 6 (Nord-Est, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano, Sulcis Iglesiente) e 2 le città Metropolitane (Cagliari e Sassari).

Subiranno modifiche la Provincia di Nuoro e la Città metropolitana di Cagliari, che passa da 17 a 71 Comuni. Saranno soppresse invece le Province di Sassari e del Sud Sardegna. L’attuazione della Riforma costerà 796mila euro (835mila per il 2022). «Questa legge è nata nei territori – ha detto l’assessore degli Enti locali Quirico Sanna, come riportato da Ansa – oggi diamo voce ai sindaci, alle forze sindacali ed economiche di quei territori».

Ha impegnato molto il Consiglio regionale il nodo sulla futura gestione della Città Metropolitana di Cagliari. Il governatore Solinas era per il commissariamento, Fratelli d’Italia spingeva per una continuità nella gestione da parte dell’attuale sindaco metropolitano Paolo Truzzu (Fdi). Dopo un braccio di ferro di tre settimane si è arrivati a un’intesa: Truzzu resterà sindaco metropolitano ma per i 54 nuovi Comuni entranti nell’ente la Giunta nominerà un commissario straordinario che dura in carica fino al 31 dicembre. Nella nascitura Città metropolitana di Sassari sarà invece sindaco metropolitano il primo cittadino Nanni Campus.

“L’approvazione del testo di quest’oggi non è altro cha la vittoria di tutti i territori dell’isola! La vittoria delle zone più periferiche, la vittoria delle comunità locali, la vittoria delle identità e peculiarità di ogni area della Sardegna.” Commenta al termine della seduta Dario Giagoni, capogruppo in Consiglio Regionale del Gruppo Lega Salvini Sardegna. “Come tutti i temi di gran rilevanza, ovviamente non è stato esente da visioni e aspettative differenti, anche in seno alla stessa maggioranza, per le quali il nostro gruppo ha cercato di fungere da collante, ricucendo quegli strappi con equilibrio e pazienza. Per questo ancor di più oggi possiamo dire di essere soddisfatti del risultato finale, soddisfatti della promulgazione di una legge che restituisce pari dignità a tutti i territori, che mira a ridurre anche il senso di inferiorità delle aree del nord Sardegna rispetto al sud, soddisfatti di aver tenuto fede a quelle promesse fatte in campagna elettorale ai nostri elettori. La necessità di riordinare il sistema delle autonomie locali, che spesso e volentieri ci è pervenuta dagli stessi amministratori, non era ulteriormente rimandabile. Si tratta di una prima risposta in tal senso che ci darà la possibilità di rispondere in termini di efficienza e funzionalità alle esigenze dei territori in un’ottica di equilibrio e uniformità”.

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