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(VIDEO) “L’amore non uccide”. I versi di Dante, letti da donne di tutto il mondo, che parlano di femminicidio nel progetto di Voltalacarta

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, con le allieve del corso “A riveder le stelle. Dante oltre confine”, provenienti da varie parti del mondo, l’associazione ogliastrina Voltalacarta presieduta dall’insegnante Loredana Rosa, ha voluto dare un piccolo contributo attraverso un video.

Oggi, nell’anno dedicato alle celebrazioni per il 700simo dalla morte di Dante Alighieri, l’associazione ha deciso di ricordare una delle figure più famose della letteratura mondiale di ogni tempo, Francesca da Rimini, rappresentata nel V canto dell’Inferno nel Girone dei Lussuriosi, tormentati da un’incessante tempesta. Attraverso le sue parole viene immortalato quello che può forse essere considerato il primo femminicidio della storia letteraria: alla fine del 1200, Francesca viene uccisa per mano del marito Gianciotto Malatesta, che ne scopre la relazione con suo fratello Paolo.

I due amanti trovano la morte, in quello che oggi avremmo chiamato “delitto d’onore”, contemplato dal codice penale in Italia fino al 1981.

Potenti e appassionate sono le parole di Francesca sull’amore che, eternamente, la legherà a Paolo, come potente e forte è l’invettiva che rivolge contro il marito: “Caina attende chi a vita ci spense”. È l’ultimo girone infernale, il più profondo, quello in cui Dante colloca i traditori e assassini dei parenti: Caina è il luogo a cui sono destinati i colpevoli di femminicidio.

«Nel tempo, la figura letteraria di Francesca è diventata un’icona mondiale, simbolo di amore e libertà, variamente rappresentata da moltissimi esponenti dell’arte e della cultura, in particolare dalla fine del ‘700. Da peccatrice di lussuria viene universalmente riconosciuta come l’eroina che rimane fedele ai suoi sentimenti, che non rinuncia a vivere in vita la sua passione, che rivendica la libertà di scegliere di vivere quell’amore corrisposto da cui nemmeno nell’oltretomba si separerà» spiega Loredana Rosa.

«Una donna che, come tante, deve subire la violenza di un matrimonio combinato e di rapporti sessuali non voluti con un marito che non ama; una donna che grida giustizia e che non si rassegna a tacere; una donna che rivendica il diritto di scegliere chi e come amare – continua Loredana  Questo personaggio femminile della Commedia, così moderno e rappresentativo di tante nostre lotte quotidiane, ci appassiona moltissimo. L’abbiamo perciò voluto celebrare, nel giorno che, in quest’anno dantesco, vede nascere il Francesca Day: un’iniziativa del Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini, che oggi, attraverso la rete in moltissime parti parti del mondo, celebra la nostra eroina in altrettante lingue attraverso un Flash Mob planetario. Un abbraccio corale e affettuoso a cui ci uniamo anche noi dalla nostra isola, col nostro piccolo contributo di video-lettura in sei lingue diverse. Perché la violenza di genere non ha confini, e la Poesia, la cultura e l’educazione sono ponti che ci uniscono in una lotta comune, oltre ogni limite spazio temporale. Francesca, da oltre settecento anni, ci sta dando il più universale dei messaggi: l’amore non uccide».

IL VIDEO

 

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