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Fresu suona per le vittime del covid: il trombettista sardo a inaugura il “Bosco della memoria” di Bergamo

Il 18 marzo, la prima Giornata nazionale delle vittime del Covid, è stata celebrata a Bergamo città simbolo della pandemia, toccante il momento in cui Paolo Fresu ha suonato per ricordare le persone morte a causa della pandemia

C’era anche il Premier Mario Draghi all’inaugurazione del “Bosco della memoria” davanti all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. La città è stata una delle più colpite dalla pandemia all’inizio della diffusione del virus in Italia.

Tutti ricordano le interminabili file di mezzi militari che trasportavano i feretri, così numerosi da non poter più essere accolti nei cimiteri locali.

Questa mattina all’inaugurazione del parco in cui sono stati piantati circa cento alberi, che in tutto diventeranno 850 tra alberi e arbusti. Saranno divisi in 14 stanze rotonde, di diametro diverso, ognuna delimitata da legno di castagno. In queste isole saranno messi a dimora sia alberi da frutto che alberi da bosco.

E dopo il minuto di silenzio è stato Paolo Fresu, trombettista sardo conosciuto in tutto il mondo, a omaggiare le vittime del covid con la sua tromba, in un momento davvero toccante. Il musicista di Berchidda è molto legato alla città di Bergamo dove ha tenuto i suoi primi concerti.

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