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Accadde oggi. 27 gennaio 1793, i francesi bombardano Cagliari

Il 27 gennaio 1793, gli abitanti di Cagliari udirono il frastuono delle bombe: erano i francesi, che arrivarono in città via mare con la flotta guidata dall’ammiraglio Laurent Truguet, provenienti dall’isola di Sant’Antioco – che avevano occupato – e ancor prima da Carloforte, che venne proclamata “repubblica”.  L’obiettivo era nientemeno che la conquista della Sardegna e la cacciata dei piemontesi visto l’inimicizia che correva tra i francesi e il re di Sardegna Vittorio Amedeo III.

Già il 21 dicembre 1792 ci fu il primo tentativo di sbarco nel capoluogo sardo, andato male. E anche dal bombardamento del 27 gennaio non ottennero granché, anzi subirono numerosi danni alla flotta, costringendo l’ammiraglio francese a riparare a Tolone per riparare quei danni e reclutare altre truppe.

Un altro tentativo di occupazione fu compiuto a metà febbraio dal generale Casabianca, a capo di ben quattromila uomini che sbarcarono nel litorale di Quartu, ma incontrarono la strenua resistenza delle milizie sarde, e, in seguito, le loro imbarcazioni furono gravemente danneggiate dalle onde al Poetto, a causa del fortissimo vento di maestrale; ci furono alcuni morti, tutti francesi, i cui cadaveri annegarono nelle acque del lungomare tra Cagliari e Quartu. Il 20 febbraio, a ciò che rimase della flotta non restò che tornare in Francia, ormai sconfitti e decimati.

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