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Più tempo da passare in casa: che serie posso guardare? I tre consigli del regista baunese Gabriele Incollu

La pandemia di Covid-19 e i conseguenti vari lockdown hanno portato ad un consumo ancora più sfrenato di film e serie televisive. Complice anche il coprifuoco e la chiusura anticipata dei locali, le persone passano molto più tempo di fronte a uno schermo, abbuffandosi di storie di ogni tipo. Se avete esaurito la dose di serie tv da guardare (improbabile ma non impossibile), di seguito, il regista baunese Gabriele Incollu vi consiglia tre prodotti meritevoli di essere visti.

Considerata l’estrema popolarità e diffusione delle piattaforme streaming, per una maggiore facilità di fruizione, Gabriele ha scelto tre serie che si trovano su Netflix e Amazon Prime Video. «Tuttavia ci tengo a sottolineare che esistono film e Serie Tv anche oltre queste piattaforme. Il mondo continua anche al di fuori di esse» precisa il regista baunese. 

Ma vediamo nel dettaglio le serie consigliate da Gabriele Incollu:

BORIS

«Boris è una serie televisiva italiana prodotta dal 2007 al 2010, che nel 2011 ha anche avuto una trasposizione cinematografica, Boris – Il film.

Da molti definita la miglior serie italiana di sempre (molto probabilmente è la verità), rappresenta un unicum nel panorama televisivo del nostro Paese, visto che non c’era stato niente come Boris prima e non c’è stato niente dopo. Boris racconta le giornate lavorative di una troupe impegnata nella produzione di una fiction fittizia, Gli Occhi del Cuore 2. Ogni puntata è ambientata sul set nello studio di produzione, e ruota attorno a personaggi variegati: c’è l’attrice “cagna”, punta di diamante della fiction ma scarsissima a recitare; c’è il regista che non sopporta il suo lavoro ma deve farlo per campare; c’è il direttore della fotografia cocainomane e scansafatiche; lo stagista “schiavo”, che seppur sfruttato e sotto pagato resiste perché fare cinema è il suo sogno; l’attore star, presuntuoso ed egocentrico. Insomma, una fauna di personaggi irresistibili e spassosi con un unico obiettivo, portare a casa il girato senza troppi intoppi e concludere la fiction, ma soprattutto sopravvivere!

Boris è una parodia della televisione italiana, quella delle fiction tutte uguali, recitate male, fatte alla “cazzo di cane” (per citare René Ferretti, il mitico regista di Occhi del Cuore 2), ma che continuano ad essere prodotte perché, per citare direttamente la Serie: In Italia una fiction diversa, oggi, non solo non è possibile, ma non è neanche augurabile. Non la vuole nessuno una fiction diversa. Ma tu ti rendi conto di cosa succederebbe se veramente qualcuno facesse una fiction più moderna? Ben scritta, ben recitata, ben girata. Tutto un intero sistema industriale, fondamentale per il nostro Paese, dovrebbe chiudere. Caput! Ma la domanda è un’altra: perché rivoluzionare un sistema che funziona già?”.

La forza di Boris sta nell’utilizzare il metacinema, le dinamiche e la vita sul set, rinunciando a moralismi o retorica, ma scegliendo un realismo irriverente per ridicolizzare la televisione italiana e allo stesso tempo raccontare l’Italia e gli italiani. E tutto questo lo fa facendo riedere, e parecchio anche.

Un piccolo capolavoro italiano. Cosa state aspettando? Potete trovarla su Netflix».

MINDHUNTER

«Prodotta tra il 2017 e 2019, Mindhunter è una Serie imprescindibile per gli amanti del genere crime thriller. Siamo di fronte ad un prodotto di qualità eccelsa, basti pensare che come produttore esecutivo, nonché regista di tutte le puntate, troviamo il grande David Fincher, importantissima figura del cinema moderno, autore di opere notevoli come Seven, Fight Club, Zodiac, The Social Network.

Ambientata a cavallo fra gli anni ’70 e ’80, racconta gli albori, all’interno dell’FBI, della figura del profiler, ovvero un agente di polizia incaricato di tracciare il profilo psicologico e comportamentale dell’autore di un crimine, nella fattispecie dei serial killer.

Mindhunter è una discesa nell’abisso della mente di questi efferati criminali. Protagonisti sono due agenti dell’FBI: Holden Ford, ex negoziatore, giovane, acuto, desideroso di testare nuovi metodi per le indagini; Bill Tench, un veterano dell’agenzia federale, diplomatico, composto, indurito dalla lunga esperienza in servizio. Insieme, i due agenti protagonisti conducono in carcere delle interviste ad alcuni importanti e cruenti serial killer, per indagare a fondo ciò che li ha spinti a commettere simili atti, e studiare nei particolari il loro modus operandi. L’obiettivo è quello di entrare nella loro mente e provare a ragionare come un pluriomicida, per anticiparne le mosse e avere un’arma in più per fermarli.

I serial killer che vediamo sullo schermo sono tutti esistiti realmente, così come le loro conversazioni con gli agenti ricalcano quasi pari pari quelle avvenute nella realtà. Dimenticatevi l’azione soffocante tipica dei thriller più “americani”, le sparatorie o gli inseguimenti. No, Mindhunter ha un taglio quasi documentaristico che si concentra sui personaggi, sull’indagine psicologica e su come questo vada a compromettere pure la vita personale dei due agenti protagonisti. E nonostante questo la tensione è alle stelle. Il senso di disagio e terrore pervade su tutte le puntate, subdolo e quasi impercettibile, ma presente. Non manca naturalmente la messa in pratica delle nozioni imparate dai due agenti, con alcune indagini difficili e snervanti.
Con un ritmo lento, un’atmosfera opprimente, accelerazioni che danno dinamismo e scuotono la storia, Mindhunter ti rapisce e in men che non si dica ne sei schiavo, inchiodato davanti allo schermo.

La Serie, che potete trovare su Netflix, ha purtroppo, o per fortuna, solo due stagioni. Nessuna cancellazione, diciamo che è stata “congelata” per un periodo di tempo indefinito. Non si sa se o quando proseguirà. L’alta qualità porta via tanti soldi e tanto impegno e fatica. Fincher ha dichiarato che portare avanti la Serie sarebbe stato insostenibile in questo momento, sia per questioni produttive sia per la salvaguardia della sua salute. Non sappiamo quindi quanto durerà questa pausa, ma comunque non importa (anche se una o due stagioni in più non mi sarebbero dispiaciute, anzi…) perché le due stagioni che abbiamo a disposizione sono davvero qualcosa di stupendo, sia per l’argomento interessantissimo, sia per la messa in scena. Personalmente, considero la seconda stagione una delle cose più soddisfacenti che mi siano capitate di vedere.

Mindhunter è una Serie di altissima qualità che ha un unico difetto: dura troppo poco». 

BUFFY THE VAMPIRE SLAYER

«Chi come me ha vissuto l’infanzia negli anni ’90 non può non essersi imbattuto almeno una volta in una puntata di Buffy l’Ammazzavampiri. Ho ricordi confusi della mia esperienza infantile con questa Serie, ma ricordo il terrore che mi invadeva appena un vampiro faceva capolino dallo schermo. Ora, a distanza di più di vent’anni, dopo aver visto seriamente tutta la Serie con gli occhi di un adulto, posso affermare con sicurezza che è un capolavoro ed è una delle mie Serie preferite.

Sì ok, è andata in onda tra il ’97 e il ’03 e quindi penserete che essendo una Serie datata e da “pomeriggio dopo scuola su Italia 1” non sia all’altezza delle Serie moderne e che sia una fesseria, una semplice Serie per ragazzi, che non vale il nostro tempo di consumatori seriali di prodotti moderni e fighi targati Netflix. Beh, se questo è il vostro pensiero ho una brutta notizia per noi: vi sbagliate di grosso. Ma potete comunque rimediare e guardare quella che è senza dubbio una pietra miliare della serialità televisiva.

Ma chi è Buffy? È la ragazza bionda che solitamente nei film horror crepa per prima, ma non in questo caso. Qua la situazione viene ribaltata e abbiamo una ragazzina bionda non stupida, ma forte, coraggiosa, sulle cui spalle grava il destino del mondo. Buffy è una Cacciatrice, non solo di vampiri ma di tutto ciò che è malvagio, demoniaco. Non ha scelto lei questa vita, ma è stata scelta, e non può sfuggire al suo destino. Vive a Sunnydale, ridente cittadina della California, dove si trova la Hellmouth, la bocca dell’inferno, un ricettacolo di presenze maligne di ogni tipo. Conosciamo Buffy quando frequenta il liceo, circondata dagli amici Xander, spassoso e irriverente, il genere di amico che tutti vorremmo, e Willow, “secchiona” timida e impacciata che pian piano si appassiona alla stregoneria. A dare man forte a Buffy nella sua seconda vita ci pensa Giles, il bibliotecario della scuola, un gentleman britannico grande esperto del sovrannaturale. Dall’altra parte della barricata, ovvero quella dei “mostri”, ci sono Angel, il vampiro buono, primo amore di Buffy, e Spike, vampiro sopra le righe, punk, sarcastico, violento, romantico, uno dei personaggi più belli di sempre. Attorno a tutti loro ruotano una miriade di vari personaggi come demoni, lupi mannari, vampiri, mostri di ogni tipo, creature leggendarie, Dei, preti, monaci, soldati, streghe, insomma un bel po’ di cose attinte dal calderone del fantastico.

Ma quindi cos’è che rende così speciale questa Serie? Molti penseranno che si tratti solo di una Serie teen a tinte sovrannaturali. Sì, Buffy è anche una Serie teen a tinte sovrannaturali, ma non è solo questo. È una commedia, un dramma, un horror, un mix magnifico di generi. Buffy riesce ad affrontare varie ed importanti tematiche quali l’adolescenza, il bullismo, la solitudine, la depressione, la morte, la vendetta, la scelta tra bene o male, l’amore, l’amicizia, l’omosessualità, l’accettazione di se stessi, il passaggio all’età adulta, le responsabilità, il potere, e lo fa lasciando da parte banalità e retorica ma bensì attraverso le dinamiche del mondo sovrannaturale in cui i personaggi si trovano ad agire.

Anche a livello strettamente tecnico è una grandissima Serie. Certo, gli effetti speciali sono figli del loro tempo, e alcune cose ad uno spettatore moderno potrebbero apparire come trashate belle e buone, ma funzionano e non danno per niente fastidio. Tutto funziona perché inserito perfettamente in quel particolare universo narrativo. Proprio per questo motivo c’è da sottolineare la solidità delle storyline di ogni stagione e una mitologia interessantissima e curata alla grande. La scrittura della Serie è superlativa, e ha un miglioramento costante e una complessità sempre maggiore, via via che le stagioni passano e i personaggi crescono. Dialoghi frizzanti e moderni, caratterizzazioni pazzesche, un sacco di puntate veramente geniali e tanta, ma proprio tanta voglia di sperimentare. A titolo di esempio ricordo con piacere tre puntate. Hush (quarta stagione) è un vero e proprio gioiellino che per quasi tutto il tempo non ha dialoghi; i personaggi perdono la voce ma trovano comunque il modo di comunicare. Once more with feeling, (sesta stagione) è una puntata musical in cui i personaggi non possono fare a meno di cantare perché sotto incantesimo, ed è geniale perché non siamo di fronte a una puntata stand alone ma legata alla storyline della stagione, con importanti snodi narrativi; The Body (quinta stagione) è una delle migliori rappresentazioni televisive del lutto, ed è per me una delle puntate più belle mai viste in una Serie Tv.

Ma qual è la cosa migliore di Buffy e il motivo principale per guardarla? Semplice: i personaggi.

Come già scritto in precedenza, la caratterizzazione dei personaggi è pazzesca. L’arco narrativo di ognuno di loro è coerente e delineato perfettamente. Alla fine della Serie ogni personaggio è cambiato rispetto all’inizio, e questo significa grande scrittura. Sono così belli (dal punto di vista narrativo) che ci si affeziona subito, si ha una voglia matta di stare con loro a combattere le forze del male. Avete presente quando i personaggi di una Serie sembrano uscire dallo schermo e invadere la vostra vita per restarci con prepotenza? Ecco, coi personaggi di Buffy succede questo.

La Serie mette al centro della storia una donna forte, coraggiosa, ma soprattutto umana: Buffy non è una super eroina, non è finta, indistruttibile; è piena di dubbi, è fragile, sensibile, preoccupata dalle proprie responsabilità, ha paura di non farcela. In Buffy ognuno di noi si può specchiare, perché è un personaggio vero.

I rapporti umani, la crescita dei personaggi, sono quindi i punti di forza e il cuore pulsante di Buffy.

Innovativa, spiazzante, sarcastica, sperimentale, Buffy ha portato una ventata di aria fresca nel modo di fare tv, regalandoci una figura dell’eroe diversa dal solito, anticipando i movimenti femministi e non avendo paura di sperimentare. Ci si diverte, si ride, ma ci si commuove tanto anche…

Ripeto, non fatevi trarre in inganno da chi la denigra anche se magari ne ha viste due puntate in croce nel lontano ’99 in tv quando aveva dieci anni, ma andate tranquilli. Datele una possibilità, entrate nell’ottica del suo universo, accettate tutto ciò che vedrete, e scoprirete di aver trovato una perla che non ha niente da invidiare alle Serie moderne ma che anzi è anche meglio, pur coi suoi vent’anni di età.

La trovate su Amazon Prime Video. Ovviamente guardatela in inglese, grazie». 

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