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Casa Circondariale di Nuoro, la UIL visita l’Istituto: “Condizioni pessime e detenuti pericolosi, richiesta intervento”

Come noto di recente sono giunti presso l’Istituto nuorese diversi detenuti appartenenti al circuito 41 bis, di conseguenza considerata la loro elevata pericolosità criminale,sembra urgente prevedere un incremento dei livelli di sicurezza anche all’esterno per garantire un adeguato controllo dell’Istituto.

L’intervento della UIL che ha visitato la struttura:

«Ci e’ stato riferito invero che le condizioni del muro di cinta sono estremamente precarie ed attualmente non permettono tale incremento. Infatti, la visibilità nelle ore notturne a causa del malfunzionamento dell’impianto di illuminazione rende impossibile individuare persone estranee o tentativi di scavalcamento ed anche le garitte sono praticamente inutilizzabili a causa dell’impianto elettrico inadeguato che non permette di utilizzare nessun tipo di riscaldamento.

Inoltre l’elevata umidità che insiste all’interno della stessa, ha determinato la formazione della muffa. Infine l’infiltrazione d’acqua in occasione delle piogge che percola nell’impianto elettrico, si unisce al rischio a cui vanno incontro gli operatori mentre percorrono il camminamento disseminato di crepe e buchi. Alle anomalie strutturali si aggiungono delle difficoltà dovute alla carenza organica determinata dalle numerose assegnazioni in uscita dall’Istituto con provvedimenti Dipartimentali, (esempio lampante i 10 distacchi in uscita al GOM).

Sia chiaro, la scrivente nulla vuole eccepire sulle scelte del personale che chiede ed ottiene con le modalità previste di far parte dei servizi operativi, ma riteniamo che le unità debbano in qualche modo essere rimpiazzate con altre che ambiscono ad essere assegnate presso l’Istituto nuorese. Come noto le unità assegnate temporaneamente in uscita rimangono nella pianta organica che di fatto viene “drogata “ con dei numeri riportati sulla carta ma che non corrispondono gli Agenti effettivamente presenti. E’ opportuno evidenziare inoltre che dal DAP sono state assegnate un numero elevatissimo di Poliziotte, malgrado non sia presente una sezione femminile e possono essere impiegate in un limitato numero di posti di servizio.

Si unisce infine il fatto che l’età anagrafica media del personale e’ elevata e, nel corrente anno, andranno in quiescenza ulteriori unità. Alla luce di quanto esposto chiediamo alla S.V. di voler assicurare gli interventi per rendere idoneo il muro di cinta dell’Istituto e nel contempo per evitare possibili incidenti al personale, si propone di sostituire la sorveglianza sul muro con la sorveglianza armata tramite pattuglia automontata.

Si chiede inoltre in attesa di assegnazioni dalla graduatoria nazionale dei trasferimenti, di voler prevedere un interpello su base regionale per integrare almeno le unità distaccate in uscita, con le modalità che vennero stabilite ed utilizzate per integrare l’organico della Casa di reclusione di Isili».

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