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Chiusura chirurgia di Nuoro. Lapia: “Disastro annunciato, gravissime inadempienze”

“Non era difficile immaginare che l’incapacità gestionale e organizzativa dell’attuale direttore sanitario dell’ospedale San Francesco, Grazia Cattina,  per due anni alla guida della Assl di Nuoro, avrebbe portato il presidio verso il baratro. Sostenevo da tempo che, se non si fossero trovate soluzioni concrete, Nuoro e il territorio si sarebbero dovuti confrontare con l’ineluttabile quanto inaccettabile chiusura di Chirurgia generale”.  Lo denuncia la deputata e componente della Commissione affari sociali e sanità, Mara Lapia, che ripercorre le tumultuose vicende dell’Unità operativa guidata dal dottor Carlo De Nisco.

“Già  nell’ottobre del 2019 – sottolinea la deputata Lapia -, in occasione di una mia visita in ospedale, avevo denunciato i  turni di lavoro al di fuori di ogni legalità e il pericolo incombente del depotenziamento del servizio,  chiamando in causa il presidente Solinas e l’assessore Nieddu.   A luglio scorso, in occasione della sospensione  delle attività programmate, avevo fatto presente che andavano trovate soluzioni con il reclutamento del personale e con una efficiente collaborazione con le equipe chirurgiche dei piccoli ospedali che fanno capo alla Assl di Nuoro. Oggi si sospende anche l’attività di emergenza urgenza.  Allora come oggi -osserva Lapia -, la gestione dissennata da parte dei vertici dell’area sociosanitaria, che non sono riusciti ad arginare il fuggi fuggi degli specialisti verso altri poli sanitari della Sardegna,  ha impedito una soluzione alle criticità da me più volte segnalate. D’altra parte, come avevo già denunciato, chi accetterebbe di lavorare in un reparto dove le giornate di reperibilità sono 240, con turni di lavoro massacranti?” . La deputata, che ha scritto al prefetto di Nuoro e al ministro della Salute, Roberto Speranza  per un intervento urgente, non ha dubbi.

“Non è accettabile – è la sua conclusione – che il reparto del San Francesco, fiore all’occhiello della chirurgia regionale  e punto di riferimento  per la chirurgia robotica, sia ridotta in questo stato. Il progressivo depotenziamento del reparto e la chiusura rappresentano un gravissimo danno non solo per il Nuorese ma anche per l’intero territorio regionale”.

 

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