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A Gairo, il comitato “Sant’Antonio 1987” rende omaggio al Santo con la distribuzione dei dolci tipici

 

Nonostante il divieto, in tutta l’Isola, dei classici festeggiamenti legati a Sant’Antonio Abate e all’inizio del cosiddetto “Carnevale sardo”, alcune comunità ogliastrine hanno voluto onorare il Santo in modo simbolico.

A Gairo, ogni 17 gennaio dal 1987, si è tenuta la Sagra del Cinghiale, organizzata dai cacciatori e dai comitati, e l’accensione del fuoco in onore di Sant’Antonio Abate, al quale tutta la comunità è particolarmente legata. Il comitato “Sant’Antonio 1987”, che quest’anno avrebbe dovuto occuparsi dell’organizzazione dei classici festeggiamenti, ha voluto rendere omaggio a Sant’Antonio con la preparazione dei dolci tipici di questa ricorrenza: “Is Panisceddas”. 

 

La realizzazione dei dolci è stata possibile grazie alla collaborazione e alla solidarietà della comunità. Infatti, dopo aver raccolto le offerte, in tutti i negozi del paese sono stati esposti dei cesti per la donazione di ingredienti utili per la preparazione delle “Panisceddas”, e affidati successivamente nelle mani delle volontarie che, ogni anno, si occupano della loro realizzazione. 

Grazie alla collaborazione dei sacerdoti Don Roberto e Don Alfredo, è stata, poi, possibile la distribuzione dei dolci a tutti i fedeli durante la celebrazione della messa di ieri mattina. 

Il comitato, tramite un post su Facebook, ringrazia tutti coloro che hanno partecipato, con un augurio per il prossimo anno: «Ringraziamo di cuore Don Roberto e Don Alfredo, tutte le persone che ci hanno aiutato, incoraggiandoci, grazie anche alle offerte destinate a questa giornata, e le signore che con maestria e devozione hanno preparato “Is Panisceddas”. Attrus annus mellusu! (che gli altri anni possano essere migliori)». 

 

 

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