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Contagi Covid-19 in Sardegna, Lapia: “Gestione pericolosa, siamo zona rossa mascherata da gialla”

“Per giorni e giorni ci siamo sentiti dire che in Sardegna la curva dei contagi era in calo. Questa rassicurazione era infondata perché si basava su comunicazioni intempestive: la curva dei contagi è in salita, lo dimostrano i grafici”. Lo dichiara la deputata e componente della Commissione affari sociali e sanità, Mara Lapia, che sottolinea come in intere aree dell’Isola, in particolare nelle province di Nuoro e Oristano, i ritardi nella comunicazione dei dai dati hanno avuto riflessi importanti sulla curva globale della Sardegna .

“Eclatante il riallineamento di Nuoro che, con i 491 casi del 13 dicembre – sottolinea Lapia -, ci ha fatto capire quanto il tentativo della Regione di rassicurare l’opinione pubblica fosse basato su dati inattendibili, che hanno determinato una comunicazione fuorviante e pericolosa ”.

Ciò che in molti sospettavano è possibile vederlo analizzando i grafici che riguardano il periodo tra il primo agosto 2020 e il 7 gennaio 2021 . “Ad un’attenta lettura dei numeri, provincia per provincia, si può notare che la Sardegna è ancora nel pieno della seconda ondata. La realtà – incalza Lapia – è che la Sardegna è una regione rossa mascherata di giallo. Nella curva si registrano innaturali deformazioni che non danno conto della situazione in tempo reale. Si tratta, appunto, di centinaia di casi e di decessi che, in un primo tempo, inducono a ritenere che la curva sia in calo ma che quando vengono riallineati fotografano una situazione drammatica”.

La mancata tempestività nelle comunicazioni dei contagi va avanti da settimane: di recente è stata al centro di un’interrogazione che la deputata nuorese ha portato all’attenzione del ministro della Salute, Roberto Speranza. “In particolare nel capoluogo barbaricino, questa situazione si è rivelata insostenibile” prosegue Lapia che osserva come, tutt’ora, le cose non siano cambiate .

“Ancor oggi ai sindaci non vengono comunicate con tempestività le informazioni necessarie. La gestione della pandemia in Sardegna non solo si è rivelata inefficiente, ma anche pericolosa, sia nei confronti dei cittadini sia nei confronti delle autorità sanitarie nazionali che devono designare il colore della zona, per una comunicazione inattendibile, torbida e fuorviante”.

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