ogliastra.vistanet.it

Morte Maradona, Zola: “Un fratello maggiore, perdere Diego come una sassata alle spalle”

La morte di Diego Armando Maradona, ha colpito profondamente Gianfranco Zola definendo la scomparsa del campione argentino: “Una sassata alle spalle”.

L’olianese lo ha affermato durante un’intervista a “La Repubblica” parlando del decesso dell’ex compagno di squadra ai tempi del Napoli.

Zola ha sottolineato anche il rapporto umano tra i due: “E’ stato un fratello maggiore. Con me, ragazzino debuttante in A tra tanti campioni, è stato molto disponibile. Mi ha insegnato tanto e non lo scorderò mai”.

L’ex capitano del Cagliari, non ha dubbi sulla persona che è stata Maradona: “Diego è stato un grande, è sbagliato dipingerlo sbrigativamente. Chi ha avuto la fortuna di giocarci assieme ha avuto solo cose buone. Sapevo di uno stile di vita al di sopra delle righe, ma mai avrei pensato che potesse morire. Mi ha colto impreparato, è come se fosse scomparso uno di casa. Siamo stati in gruppo al suo matrimonio in Argentina, l’abbiamo commentato come fosse stata la cerimonia di un parente strettissimo”.

“Maradona rimane un gigante – ha spiegato Zola – estremamente vitale per la mia carriera: se non lo avessi incontrato sarei rimasto un buon calciatore. Ha esaltato le mie abilità potenziali. Conserverò la sua immagine in campo e da persona che andava oltre i limiti. Senza far mai male a nessuno se non a sè stesso”.

“Dopo gli allenamenti, mettevamo le barriere per le punizioni: per lui, distanza e potenza da dare alla palla, erano dettagli. Mi spiegò come calibrare la traiettoria. Mi faceva calciare in porta mille volte dall’altezza della bandierina, quattro metri oltre la linea di fondo”. Conclude l’olianese grato a Maradona.

 

 

Exit mobile version