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Consorzio di Bonifica Ogliastra, oggi festeggia 90 anni di storia

Nella giornata odierna, il Consorzio di Bonifica d’Ogliastra ha festeggiato i “primi” 9o anni di storia.

Era infatti il 27 novembre del 1930 quando il Re d’Italia Vittorio Emanuele III° emanò il decreto di costituzione del “Consorzio di bonifica e trasformazione fondiaria dell’Agro di Tortolì”, che a seguito della fusione – nel 1996 – con quello del Pelau Buoncammino con sede a Cardedu, ha dato vita all’attuale ente di bonifica.

 

Il Consorzio è una realtà nel territorio dell’Ogliastra, ne fanno parte ben 17 dei 23 comuni e si estende per oltre 31.000 ettari lungo tutta la fascia centro orientale della Sardegna.

È un Ente pubblico economico su base associativa, che esercita attività di interesse generale, pur essendo espressione del mondo agricolo. Inoltre sono circa 4.000 i soci che ne fanno parte di cui oltre 2.600 agricoltori e 1.600 extra-agricoli.

Alla guida dell’Ente, dallo scorso mese di gennaio c’è il giovane presidente Andrea Solanas, direttore generale è l’ing. Marcello Giacobbe. Sono oltre 20 i dipendenti attualmente in servizio effettivo.

A causa delle misure per il contenimento della diffusione del Covid-19, non si è potuta tenere alcuna cerimonia pubblica, ma la festa è solo rinviata di pochi mesi. È infatti in programma l’organizzazione di un convegno pubblico durante il quale verranno attribuiti dei riconoscimenti a personalità e dipendenti che si sono adoperati e distinti in questi primi 90 anni di storia consorziale.

L’Ente infatti durante i primi decenni si è adoperato nelle attività di bonifica del territorio, nella realizzazione di strade, di opere di elettrificazione rurale, di opere di difesa e protezione dai fiumi, ma anche canali al fine di ridurre le aree paludose e malsane in cui covava la malaria.

Si è quindi proceduto alla realizzazione delle opere irrigue, dapprima “a canaletta”, quindi tubate e poi in pressione. Inoltre si è  contribuito alla costituzione della centrale ortofrutticola di Tortolì e delle cantine sociali di Jerzu e di Tortolì.

La costruzione della diga di Santa Lucia negli anni ’90 ha consentito infine dare l’acqua oltre che all’agricoltura anche all’industria. Infatti la Cartiera di Arbatax ha potuto operare grazie all’acqua fornita dal Consorzio di bonifica.

A cavallo tra il vecchio millennio e l’attuale, sono state realizzate importanti opere di difesa idrogeologica, quindi i lunghi anni di commissariamento (quasi 20) e la L.R. 6/2008 hanno condizionato non poco le prospettive di sviluppo dell’ente.

Oggi il Consorzio di bonifica si occupa di gestire in maniera oculata la risorsa idrica, di distribuirla e di proteggere il territorio dalle acque alluvionali e dai rischi idrogeologici.

Ma il Consorzio, seppure con i suoi 90 anni, pensa al futuro, è proiettato a nuove sfide adattandosi all’evoluzione dei tempi.

Il comparto agricolo del territorio dell’Ogliastra deve crescere, nuove zone devono disporre delle infrastrutture irrigue, l’acqua nella piana di Bari Sardo e Cardedu, ma anche nella zona di Orzili di Arzana e di Bau Nuxi di Ilbono, di Pranu Mannu di Talana, di Su Spinedu a Villagrande, si spera che diventino quanto prima delle realtà. Inoltre nuove alleanze e sinergie sono necessarie per influire sull’assetto regionale, i problemi di nuova infrastrutturazione irrigua sono rimasti da troppo tempo inattuati nel comprensorio. Anche lo spopolamento dei nostri paesi oltre che l’economia del territorio ne trarrebbero certamente giovamento.

Il Consorzio di Bonifica d’Ogliastra intende proporsi, nei prossimi anni, per avere un ruolo trainante ed essenziale non solo per gli imprenditori agricoli ma per tutta la collettività. L’acqua è il fattore essenziale per un’agricoltura sempre più appetibile su mercati sempre più aperti. Per questo necessario produrre di più, ma soprattutto con maggiore qualità e valore aggiunto, ma pur sempre con un occhio attento ai costi di produzione.

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