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Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. A Elini un video di sensibilizzazione su una parete di Casa Manca

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, verrà proiettato il video “Elini da sempre contro la violenza”. Un progetto fotografico a cui hanno
partecipato e collaborato le donne di Elini le quali, nell’aderire a questa iniziativa, si sono fatte ritrarre nel loro abito tradizionale. In ogni foto, accanto alla protagonista, un paio di scarpette rosse a simboleggiare il NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.

Il video sarà proiettato dal 24 fino al 30 novembre, dalle 18 alle 20, su una parete di Casa Manca ad Elini.

L’evento è organizzato, nel rispetto delle misure contenute nel Dpcm, dal Centro Antiviolenza “Suor Giuseppina Demuro” dell’Unione Comuni d’Ogliastra. Le operatrici ringraziano gli ideatori del progetto (che desiderano rimanere anonimi) e le donne di Elini per il prezioso contributo offerto alla sensibilizzazione di un fenomeno, quello della violenza di genere, di cui vi è ancora poca consapevolezza e che stenta ad essere riconosciuto.

Ricordiamo che il centro antiviolenza è uno spazio sicuro e accogliente a cui le donne che subiscono violenza possono rivolgersi e ricevere, gratuitamente e nel rispetto dell’anonimato e della riservatezza, sostegno psicologico, consulenza sociale e consulenza legale. Le operatrici possono essere contattate ai numeri: 366 6803600 -366 6803601.

Il Presidente dell’Unione Comuni d’Ogliastra, Ivan Mameli, dichiara: «Pensare che una società che si definisce ‘evoluta’ abbia ancora oggi necessità di sensibilizzare e combattere l’attualissima piaga della violenza contro le donne rappresenta una sconfitta per l’intero genere umano. Abbiamo tutti il dovere morale e giuridico di contrastare ogni forma di violenza, in particolar modo quella subdola contro le donne. Grazie per la nobile iniziativa».

Il primo cittadino di Elini, Vitale Pili, afferma: «Ogni gesto di violenza fisica, economica, psicologica o verbale va sempre condannato. Ogni donna ha sempre il diritto di vivere la sua vita con rispetto e dignità, senza paure. Spesso il nemico risiede nella stessa casa, dorme accanto a loro, mangia nello stesso tavolo, facendo diventare quell’abitazione da rifugio sicuro a vera prigione. Non esiste una difesa se non quella culturale, insieme alla consapevolezza che le donne non sono degli oggetti di proprietà di qualcuno».

 

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