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Covid-19, importante aumento dei contagi a Jerzu: 13 nuovi positivi. L’Amministrazione: “Momenti conviviali solo componenti nucleo familiare”

Importante aumento dei contagi da Covid-19 a Jerzu, dove sono stati comunicati nella giornata odierna, 13 nuovi positivi e una sola negativizzazione. Ora i casi attuali di coronavirus nel paese sono 24.

A dare la notizia è stata l’Amministrazione comunale, attraverso una nota ufficiale.

Scrive il Comune di Jerzu: “Nella giornata odierna​ il Servizio di Igiene Pubblica della Assl di Lanusei ha comunicato complessivamente  – in parte per le vie brevi e in parte con comunicazioni formali – 13 nuove riscontrate positività​ e 1 avvenuta negativizzazione.”

Aggiunge la nota: “Auguriamo alle persone interessate una rapidissima negativizzazione e/o guarigione e alla persona cui è stata certificata l’avvenuta negativizzazione un buon rientro alle sue normali attività. Le 13 positività ufficialmente accertate oggi erano attese. Nessuna esclusa. Erano state , per oltre il novanta per cento, tutte anticipate dall’esito positivo al test antigenico “rapido” e le persone coinvolte sono tutte riconducibili ad unico focolaio. Lo stesso focolaio che ci preoccupa da oramai una settimana e che riguarda anche i 5 bambini delle scuole medie.”

Continua il comunicato: “Sono tutte persone che si trovano già – alcune da una settimana – in isolamento domiciliare.
Il fatto che fossero positività date per acquisite non rende la giornata di oggi meno amara. Si ribadisce l’appello ad uno scrupolosissimo rispetto delle prescrizioni con particolare riferimento al distanziamento, all’uso corretto e costante della mascherina e all’igienizzazione delle mani. Si ribadisce altresì l’appello accorato a non sottovalutare il minimo sintomo da raffreddamento, la minima ‘sensazione di malessere’ e, soprattutto, in presenza di questi ultimi, ad adottare comportamenti conseguenti ​ e a contattare il proprio medico di famiglia.”

Ribadisce l’Amministrazione: “Si sottolinea anche l’opportunità di evitare i ‘pranzi e le cene’,  estese oltre il proprio nucleo familiare – zii, cugini, parenti in generale, amici … – prima di tutto perché il virus c’è, circola ed è subdolo. E comunque, se non altro – come se il rischio di infettarsi non fosse abbastanza -, per evitare di essere tenuti all’isolamento domiciliare  – volontario o obbligatorio – qualora un partecipante  – commensale – risultasse – anche ad un test rapido – positivo.”

“Perché se c’è una pretesa che non si può avere è quella di non essere considerati contatto stretto dopo essersi seduti, nei tre giorni precedenti, alla stessa tavola con una persona poi risultata positiva.” Conclude la nota ufficiale.

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