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Ripartire dal vicinato, dalla porta accanto, in tempo di pandemia. Tertenia tra i protagonisti del Festival Smart Cityness

Ripartire dal vicinato, dalla porta accanto, in tempo di pandemia è forse una delle soluzioni più utili all’inevitabile isolamento sociale.

I primi giorni di ottobre ha avuto inizio uno studio finanziato dall’organizzazione cagliaritana Urban Center, ad opera dell’architetta ogliastrina Paola Corrias, focalizzato sullo scambio, sulle dinamiche di vicinato e su quello che possiamo riassumere nell’agiudu torrau, l’aiuto ricambiato.

Il contesto interessato è Tertenia, ma non l’intero paese: in tutto sono stati coinvolti nove nuclei famigliari, che si sono prestati con entusiasmo all’attivazione di pratiche di scambio perlopiù di generi alimentari autoprodotti, in secondo luogo “commissioni”.

“Abbiamo pensato a delle micro unità di riferimento – spiega Paola Corrias, 35 anni, originaria di Tertenia – ovvero tre vicinati diversi per caratteristiche: una unità costituita da tre nuclei famigliari separati in abitazioni distanti, situate in aperta campagna; la seconda si trova invece nel centro storico del paese, comprende cinque nuclei famigliari divisi in abitazioni molto vicine e che conservano la connotazione tipica del vicinato intesa come grande famiglia; la terza e ultima unità si trova vicino alla via principale del paese, in un’area a indirizzo più commerciale che ha altre caratteristiche anche legate alla componente sonora (anche questa presa in considerazione) e alla più immediata fruibilità delle attività commerciali”.

La scelta è ricaduta su Tertenia in quanto (dati ISTAT) paese in via di popolamento, di medie dimensioni (ospita circa 3900 abitanti), dove è possibile assistere a una commistione tra tradizione e cambiamenti legati allo sviluppo economico e alla crescita demografica. Si tratta inoltre di un paese “scollegato”, sia perché lontano dal capoluogo, sia perché anche geograficamente distante dai paesi limitrofi.

“L’idea di attivare un progetto di scambio è stata dettata principalmente dal momento storico di crisi economica, isolamento sociale e conseguentemente anche identitaria” prosegue l’architetta, che aggiunge: “le micro comunità di riferimento costituiscono una rete di aiuto e riferimento necessario a trovare un metodo o un sistema per riattivare le comunità; la pratica dello scambio si è rivelata presto un gioco per ricreare rapporti e incrementare il senso di appartenenza al luogo”.

Il progetto iniziale prevedeva delle riunioni di vicinato collettive, utili a coinvolgere una pluralità di persone e a rendere istituzionale lo studio, “ma date le nuove restrizioni – spiega sempre Corrias – non è stato possibile; l’attivazione dello studio è stata fatta in maniera diretta, mi sono recata di casa in casa parlando direttamente con le persone da coinvolgere, il che è stato molto utile anche per creare una certa confidenza tale da avere fin da subito suggerimenti o impressioni utili a rimodulare il piano”.

A ogni nucleo famigliare è stato consegnato un diario (“abbiamo volutamente scelto di mettere da parte la tecnologia”) dove segnare gli scambi fatti col vicinato: “in situazioni di necessità – conclude Paola Corrias – è importante poter confidare nel proprio vicino, il lockdown ce l’ha insegnato nella maniera più diretta possibile; adesso a Tertenia, entro i 200mt non solo sono stati rafforzati i rapporti, ma si può chiedere, dare, o anche solo parlare con un approccio decisamente consolidato”.

Gli esiti del processo attivato, interessanti e per certi versi inaspettati, verranno presentati il 27 novembre dalle ore 17.00 in occasione della settima edizione del Festival Smart Cityness, durante la conferenza Le nuove sfide nei territori – tra lavoro e mutualismo. La conferenza, che si svolgerà in streaming su più canali digitali (comprese le pagine social di Urban Center e Smart Cityness), indagherà le evoluzioni del mercato del lavoro nell’Isola, guarderà alla situazione socio-economica attuale e analizzerà i trend e gli scenari in cambiamento: lo smart working, i coworking e i luoghi di lavoro, gli strumenti di finanziamento per imprese, le nuove tecnologie, la condivisione, lo scambio e il mutualismo.

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