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Macomer, il sindaco Succu: “Venga istituita un USCA per il Marghine o dobbiamo aspettare altri morti?”

Foto: Wikipedia

Il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Succu, visti i dati allarmanti del Marghine e le problematiche che affliggono l’ospedale di Nuoro, chiede che venga istituita un USCA nella zona.

Lo fa attraverso nel sul suo profilo social, motivando i dubbi dell’incomprensibile scelta di non aver ancora attivato l’unità speciale di continuità assistenziale.

Scrive il sindaco :”Vorremmo sapere chi o cosa ostacoli l’istituzione di un USCA (unità speciale di continuità assistenziale) per Macomer e tutto il Marghine. Forse qualcuno è convinto che l’istituzione di un USCA a Macomer, non sia giustificata dal dato epidemiologico? Forse non sono rilevanti sotto il profilo epidemiologico i 10 morti per Covid19  (3 a Macomer, 4 a Silanus, 2 a Borore ed 1 a Birori, per quanto di mia conoscenza) che ad oggi contiamo nel Marghine? Forse dobbiamo aspettare che il dato peggiori ancora? Oppure sarebbe meglio investire sulla prevenzione e sull’intervento diagnostico e, soprattutto, terapeutico precoce? Vogliamo supportare i nostri medici di base nel loro lavoro su chi sta male in casa? Oppure vogliamo contribuire ad ingolfare ospedali e pronti soccorso?
Ricordo che le USCA sono state istituite con il Decreto legge n. 14 del 09 marzo 2020, che riporto di seguito per capire di cosa stiamo parlando.”

Illustra Succu: “Unità speciali di continuità assistenziale:

1. Al fine di consentire al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta o al medico di continuità assistenziale di garantire l’attività assistenziale ordinaria, le regioni … istituiscono, entro dieci giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, presso una sede di continuità assistenziale già esistente una unità speciale ogni 50.000 abitanti per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero ….
(Se il problema è il numero di abitanti, ricordo che in provincia di Nuoro, oggi risulta attiva una sola USCA, assolutamente insufficiente per l’intera provincia, con particolare sofferenza delle aree più periferiche rispetto al capoluogo, quali Macomer con i paesi vicini ed il Mandrolisai ).
…. L’unità speciale è costituita da un numero di medici pari a quelli già presenti nella sede di continuità assistenziale prescelta. Possono far parte dell’unità speciale: i medici titolari o supplenti di continuità assistenziale; i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale; in via residuale, i laureati in medicina e chirurgia abilitati e iscritti all’ordine di competenza. L’unità speciale è attiva sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, ….
2. Il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o il medico di continuità assistenziale comunicano all’unità speciale di cui al comma 1, a seguito del triage telefonico, il nominativo e l’indirizzo dei pazienti di cui al comma 1. I medici dell’unità speciale per lo svolgimento delle specifiche attività devono essere dotati di ricettario del Servizio sanitario nazionale, di idonei dispositivi di protezione individuale e seguire tutte le procedure già all’uopo prescritte. …
La delibera regionale 17/10 del 1.04.2020 riprende a proposito di USCA …. dare mandato all’ATS affinché istituisca tali Unità speciali, finalizzate alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero, e ciò anche in relazione alla necessità di fornire risposte alla popolazione nelle aree in cui sono maggiori i casi di positività…”

“Ma finora tutto inutile. Stiamo dando voce ai nostri cittadini che ci chiedono il perché, ma vorremmo saperlo anche noi. Vorremmo che qualcuno spiegasse a noi e a loro il motivo di un ritardo inaccettabile.” Conclude il primo cittadino.

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