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Covid-19, a Dorgali 147 positivi totali. La sindaca Fancello: “Molti hanno fatto tamponi da ‘privati’, ma ATS dove sei?”

PH S'Abba Frisca

I casi Covid-19 accertati a Dorgali sono poco meno di 150 – 147 – secondo i dati forniti dalla sindaca Maria Itria Fancello attraverso un comunicato ufficiale.

Il numero è il risultato delle informazioni fornite da ATS e dai cittadini stessi, che con molta responsabilità si stanno sottoponendo ai tamponi rivolgendosi a strutture private.

Scrive la prima cittadina : “Rispetto all’ultimo aggiornamento i numeri non sono cambiati in modo sostanziale: siamo sempre sotto i 150 positivi accertati. Tuttavia: è calato di molto il numero di positivi che mi vengono comunicati da ATS, mentre è aumentato il numero di persone che mi fanno sapere direttamente o tramite terzi di essere positivi. Tra questi, molti hanno fatto tamponi da “privati”, e altri li hanno fatti all’ASL. Questa da un lato è una buona notizia (significa che c’è una buona dose di consapevolezza e di senso civico da parte dei cittadini), dall’altro mi preoccupa: ATS dove sei?”

Spiega la sindaca: “La composizione del “gruppo” di positivi si è leggermente modificata rispetto all’inizio del mese. Forse in conseguenza alla chiusura di molte scuole, si è ridotta la percentuale di giovani positivi, mentre è aumentata la percentuale di persone tra 30-70 anni. Forse dovremmo accusare un po’ meno i giovani di superficialità, e prestare un po’ più attenzione all’esempio che gli adulti stanno dando. Per quello che io riesco a vedere dai dati a mia disposizione, molti contagi stanno avvenendo in ambito familiare: aumentiamo le precauzioni. Il numero di ricoverati è stazionario e include prevalentemente (ma non esclusivamente) persone nella fascia di età più anziana, che fanno più fatica a reagire all’attacco virale.”

“Ho visto le iniziative dei miei colleghi e amici sindaci di paesi vicini – continua Fancello – con le quali hanno disposto la chiusura di numerose attività allo scopo di ridurre il contagio e avere il tempo di ottenere da ATS tutte le informazioni necessarie a capire ciò che succede. Condivido la loro preoccupazione. Abbiamo visto in che condizioni si trova l’ospedale San Francesco: non ci sono posti letto, mancano i medici, gli infermieri, gli amministrativi e gli oss. È assolutamente necessario che ciascuno di noi faccia la sua parte, soprattutto nella tutela dei soggetti fragili presenti nelle nostre famiglie. Non vi nascondo che se la situazione dei contagi dovesse subire un’impennata anche qui, seguirei le orme dei miei colleghi: non possiamo permetterci di avere tanti malati da curare, senza posti disponibili in ospedale. Le conseguenze le potete immaginare da soli, e credo che nessuno voglia arrivare a tanto.”

“Riduciamo al minimo le occasioni di contagio, soprattutto al chiuso. Nel caso in cui compaiano sintomi sospetti, avvertiamo immediatamente il medico di base e monitoriamo la situazione, in particolare modo la temperatura corporea e la saturazione d’ossigeno. È fondamentale iniziare tempestivamente le cure per ridurre il rischio di avere bisogno di ricovero. Vi ricordo inoltre che sono in vigore delle norme a tutela della salute pubblica, che tutti siamo tenuti a rispettare. Allego una immagine, nel caso in cui a qualcuno siano sfuggite.” Conclude la sindaca.

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