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Deiana presidente dell’Anci: «Ridurre gli spostamenti, il virus si muove con le persone»

«Il virus si muove con le persone. Escluse quelle che si devono muovere per lavoro, studio o salute – scrive Emiliano Deiana in un post su Facebook – l’esperienza insegna che meno si muovono le persone e più velocemente la curva del contagio si abbassa».

«Servono, certamente, una serie di “precauzioni” personali – aggiunge Deiana – (es. andare a fare la spesa una sola persona per 15 giorni); ma serve anche un sistema di regole pubbliche. Lo proposi già durante la prima fase: la circolazione su mezzi privati a targhe alterne (esclusi, sempre, quelli che si muovono per salute o lavoro) ridurrebbe la movimentazione delle persone che si muovono per “futili motivi” del 50% circa ogni giorno».

«Se ad esempio tieni aperto la Città Mercato il fine settimana (cosa che personalmente non auspico né dal punto di vista sanitario né dal punto di vista dei diritti dei lavoratori) puoi ridurre del 50% l’affluenza di visitatori da tutto il circondario con quel semplice accorgimento e con l’aumento del sistema di controlli».

«Così come la DAD sarebbe utile che fosse alternata dalla didattica in presenza per tutti: elementari, medie, superiori (uso la vecchia classificazione). Il 50% degli studenti sta a casa per 15 gg; il 50% segue le lezioni in classe per 15 gg. (A me è apparsa sempre una insensatezza mettere contro DAD vs Lezione in presenza, in questa fase). Non si tratta di fare una sola cosa giusta. Si tratta di farne tante, piccole, giuste. Che concorrono ad abbassare la curva del contagio. Le due cose proposte possono essere attuate non nell’immediato – conclude Deiana – ma anche dopo un “lockdown” breve e nella fase di ravvio delle attività».

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