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Covid-19, la sindaca Fancello adotta l’ordinanza di chiusura dell’Istituto Comprensivo di Dorgali

PH S'Abba Frisca

A Dorgali la sindaca Maria Itria Fancello ha adottato un’ordinanza di chiusura dell’Istituto Comprensivo “Gisellu” a causa della situazione relativa all’emergenza Covid-19.

Come specificato nel documento, tale decisione è maturata in seguito al recente incremento del numero dei contagiati fra gli studenti.  Inoltre a causa del fatto che il servizio sanitario locale, non è in grado di garantire tempestivamente le necessarie operazioni di screening, assistenza e monitoraggio sul territorio comunale.

Il provvedimento preso dalla prima cittadina, sarà valido fino al 21 novembre prossimo, con la possibilità di essere rivalutato in base all’andamento della curva epidemiologica.

A tal proposito scrive Fancello:  “Stamattina ho dovuto emettere una ordinanza di chiusura dell’Istituto Comprensivo di Dorgali. È un provvedimento doloroso, da sindaca, da cittadina, da madre. È un provvedimento che va a ledere uno dei diritti fondamentali dei bambini, che colpisce una delle istituzioni più importanti, e la categoria che più di tutte ha dovuto subire delle restrizioni anche nella precedente chiusura.”

Aggiunge la sindaca: “È un provvedimento che, nonostante quanto alcuni abbiano ripetuto insistentemente nelle varie chat, non potevo adottare prima, perché avevo necessità che l’azienda sanitaria (l’unica autorizzata a farlo perché l’unica con le competenze adeguate e perché ciò prevedono le norme) mi inviasse il proprio parere motivato. È anche un provvedimento che non potevo rifiutarmi di adottare, perché dal momento in cui ATS certifica la necessità di chiudere una scuola, significa che la situazione lo richiede. Ad ognuno le sue competenze e io non ho alcun titolo per contestare questa decisione.”

Continua la prima cittadina: “Sono amareggiata. Molto. Sono amareggiata perché su circa 900 studenti sono positivi meno di 15 suddivisi in poche classi (ma devo verificare eventuali nuove comunicazioni), e potrebbe sembrare un numero ridicolo per giustificare la chiusura di una scuola. Ma io non ho contezza della situazione tra gli insegnanti né tra il personale, che mi riferiscono essere preoccupante (non ho i dati relativi al personale non residente a Dorgali), né ho contezza di quante persone a partire da quei positivi siano attualmente in attesa di esito o in attesa di tampone. Queste sono informazioni di cui dispone l’azienda sanitaria, e che l’azienda sanitaria è in grado di interpretare. Questo è il motivo per cui sono loro a dover comunicare la necessità o meno di chiusura delle scuole.”

Attacca Fancello: “Purtroppo non si riesce ancora ad essere tempestivi nel tracciamento dei contatti, nella prenotazione dei tamponi e nella comunicazione degli esiti. Le normative sanitarie vigenti funzionano solo nel momento in cui queste fasi sono rapide. Ma se una persona che è in attesa di tampone perché contatto di un positivo deve attendere oltre una settimana (se va bene) per avere l’esito, e nel frattempo i suoi familiari vanno a scuola e al lavoro come se nulla fosse (e non commettono nessun reato, nessuna infrazione, perché è questo che prevede la normativa) il sistema s’inceppa. ATS è in fase di riorganizzazione. Sono state assunte delle unità di personale in più (sa cosa la fachet sa zente) e speriamo che si velocizzino le procedure.”

Spiega la sindaca: “Nell’ordinanza ho specificato che la durata del provvedimento potrebbe essere modificata: sia nel senso di un allungamento, che nel senso di una abbreviazione dei termini. Al termine della prossima settimana dovrebbero essere disponibili i risultati di un’altra tornata di tamponi. Se ATS lo riterrà opportuno, si valuterà l’opportunità di rivedere parzialmente o totalmente l’ordinanza.”

Invita la prima cittadina: “Nei prossimi giorni avrebbe dovuto tenersi un rito importantissimo per i bambini dorgalesi: su Pedicoccone. Non si tratta di un evento organizzato, quindi non ci sono autorizzazioni da dare o da revocare. Non posso in senso stretto vietare su Pedicoccone, ma faccio appello al buonsenso di grandi e piccoli. Il traffico, in ogni caso, non verrà chiuso.”

“Un’ultima cosa, in riferimento ad alcuni commenti su vecchi post: il mio ruolo mi impone di comunicare in modo formale e di richiamare al rispetto delle norme, evitando discussioni sulle mie opinioni personali.
Non ho mai censurato nessun commento, nemmeno quando erano offensivi. Tantomeno posso ergermi a censore di chi pubblica notizie più o meno attendibili pubblicate su testate online di vario tipo.  Però, regolatevi: il dissenso e la maleducazione sono due cose molto diverse.” Conclude Fancello.

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