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Speciale Elezioni. Arzana, intervista al candidato sindaco Angelo Stochino

Angelo Stochino, candidato sindaco di Arzana.

Angelo Stochino arzanese classe 1970, sposato e padre di due figli, diploma di geometra e Laurea in Architettura è un
libero professionista e imprenditore. Esperto in Rilevamenti Topografici e sicurezza sul luogo di lavoro, già dai primi anni ’90 responsabile della sicurezza della F.lli Stochino e della Monteoro cooperativa. Specializzazione in fondi europei e restauro edilizio. Ha ricoperto in passato la carica di Consigliere regionale della Sardegna.

Conosciamolo meglio.

Partiamo dalla sua scelta di scendere in campo e candidarsi. Che cosa pensa di poter offrire alla sua comunità, nel caso in cui venisse eletto Sindaco?

Innanzitutto volevo ringraziare la redazione di Vistanet per avermi dato la possibilità di esprimere alcuni concetti e programmi che riguardano la mia comunità. Sicuramente tra le motivazioni che mi hanno portato ad accettare questa candidatura, ci sono i tanti arzanesi che mi hanno chiesto con insistenza di mettermi a disposizione di tutte le persone volenterose e dei giovani che ritenevano doveroso per la nostra comunità avere un’amministrazione per portare avanti una serie di punti programmatici qualificanti per Arzana.
Riguardo a cosa posso offrire alla mia comunità, riformulerei la domanda come segue: “che cosa potete offrire?”. Infatti, le 12 persone che insieme a me compongono la lista sono stati protagonisti nella redazione del programma e, se eletti, saranno loro stessi a mettersi in prima linea per realizzarlo. Li voglio citare singolarmente, specificandone le aree di competenza e conoscenza nelle diverse tematiche trattate nel programma: Marco Pinna – Forestazione, usi civici , verde pubblico -, Diego Piras – Economia bilancio e sviluppo Territoriale -, Fabrizio Deiana – Lavori pubblici e Viabilità Urbanistica -, Cristina Pinna – Archeologia e beni identitari -, Monica Piras – Geologia, sentieristica e territorio -, Fulvio Sioni – Attività produttive, innovazione e Marketing Territoriale – , Biagio Demurtas – Università e sportello giovani -, Davide Nieddu – Finanziamento giovani e sportello Europa -, Michela Demuro -Servizi Sociali e Sportello Donna -, Antonio Doa – Pastorizia e Agricoltura -,  Alessandro Corpino – Riqualificazione Energetica e sviluppo Immobiliare – e Alberto Monni – Salvaguardia del Territorio e Associazioni -.
Il sottoscritto sarà il regista di questa magnifica squadra, mettendo a loro disposizione la mia esperienza pregressa in ambito politico e lavorativo. Ho avuto la possibilità di progettare e programmare interventi in vari ambiti: agricoltura, turismo, sport, forestazione e  altri settori strategici per il nostro territorio. Senza dimenticare l’esperienza che ho maturato da Consigliere regionale che sicuramente ci da la possibilità di avere una visione più ampia di quella comunale.

Se dovesse vincere le elezioni quale sarà la priorità nella sua agenda politica?

L’agenda politica che intendiamo portare avanti è quella di tutti i componenti della lista che mi sostiene, uomini e donne che hanno competenze, idee e visioni che sono state riassunte nei 10 punti del programma. Qui sta la vera motivazione che mi ha portato ad accettare la candidatura: ho deciso di scendere in campo per mettermi al servizio di queste persone. Far crescere e creare una nuova classe dirigente arzanese che possa ambire a raggiungere traguardi importanti. Considerando l’andamento dell’epidemia Covid-19, credo che le nostre priorità debbano essere  per alcuni aspetti riviste.  Se dovessimo essere eletti, ci troveremo da subito ad affrontare questa emergenza che purtroppo ha coinvolto anche la nostra comunità. L’orientamento dell’Amministrazione dovrà essere rivisto in un’ottica di sicurezza dei cittadini e di supporto alle attività produttive che stanno subendo gravissimi danni e disagi. Conseguentemente, rispetto ai 10 punti  del nostro programma, l’obiettivo principale sarà supportare le attività produttive, senza tralasciare nel contempo i servizi basilari quali: la scuola e i servizi connessi. Nei primi mesi, sarà questa la priorità. Non tralasceremo sicuramente gli obiettivi importanti del nostro programma: mi riferisco alla rivendicazione delle assunzioni del cantiere forestale di Arzana, dove il numero dei lavoratori di Forestas è passato da 92 ai 40 attuali. Questa vicenda, oltre la grave perdita di tanti posti di lavoro, ha arrecato alle casse comunali un consistente danno economico derivante dal mancato guadagno riconosciuto dalla Convenzione stipulata con l’allora Ente Foreste, che dava diritto al nostro paese della quota del 75% dei ricavi incassati dal medesimo Ente grazie alla vendita di legname e degli altri beni prodotti in loco.
Questo ci fa capire che è prioritario rimpinguare l’organico dei lavoratori Forestas oramai calato oltre la metà.
Abbiamo subito in silenzio, giustamente, la stabilizzazione dei semestrali degli altri cantieri. Il nostro Comune non avendo questa tipologia di lavoratori non poteva rivendicare alcun diritto e ha dovuto assistere al drastico ridimensionamento di diversi servizi. Allo stato attuale Arzana, con la serietà che la contraddistingue e senza avanzare rivendicazioni infondate e campate in aria, ma grazie al coinvolgimento dei dirigenti di Forestas, individuerà le carenze in organico per il buon funzionamento del nostro cantiere forestale, che da sempre è stato considerato un fiore all’occhiello di tutta la Sardegna.

Qual è la vocazione di Arzana? In cosa consisterà la sua azione amministrativa per sviluppare questo strategico settore? Ha dei progetti?

La vocazione di Arzana è sicuramente agropastorale, forestale e turistica. Fino a pochi anni fa anche l’edilizia ha rappresentato un settore trainante, con tante aziende che si occupavano del settore delle costruzioni e che garantivano al paese tanti posti di lavoro, ma oggi a causa della crisi sono venute meno.
Come contraltare, abbiamo avuto la nascita e il potenziamento del settore sociosanitario che ha integrato l’esistente AIAS con altre attività sanitarie di eccellenza. Basti pensare ad Antes e casa Pirarba, attività sanitarie che danno lavoro a circa 100 persone, con lavoratori di paesi limitrofi.
Abbiamo dei progetti e una visione molto chiara di quello che vogliamo fare in riferimento al mondo agropastorale. Conseguiremo due priorità, che sono collegate da un lato al settore del turismo ma che, ma al contempo rappresenteranno integrazioni al reddito per la nostra comunità. Proponiamo una formula sperimentale nuova rappresentata dal bed and breakfast negli ovili, attraverso la valorizzazione non invasiva delle aree montane. Un progetto che dovrà coinvolgere l’Università di Cagliari, con l’interessamento sia della Facoltà di Economia e quella di Architettura. Ma anche il Consiglio Regionale andando a modificare la legge che disciplina i servizi turistici regionali. Sto studiando questo progetto insieme agli altri candidati della Lista. In particolare con il dott. Diego Piras, che ha sviluppato la tesi di laurea sull’albergo diffuso in Puglia e al sig. Antonio Doa, che già intendeva sviluppare un progetto di questo tipo coniugandolo con la sua attività di imprenditore agricolo. Ma anche con il sig. Fulvio Sioni. che si occupa di sviluppo di micro-imprese sia agricole e commerciali.
Altra questione di supporto alle attività produttive è quella che prevede il riordino fondiario nella parte bassa di Arzana con l’ipotesi di adesione al consorzio di bonifica Ogliastra, con l’irrigazione di tutta la piana a valle del paese.
Altro punto di forza del nostro impegno sarà il turismo, per certi aspetti non sviluppato e non supportato in questi ultimi anni.  Grazie alle brillanti idee della dottoressa Cristina Pinna,  metteremo in rete  i nostri tesori archeologici, al fine di integrare il nostro turismo con i B & B e le altre strutture, che potranno beneficiare di questa importante vetrina. Non ci dimentichiamo  della sentieristica e tutto quello che riguarda il mondo delle ricchezze ambientali presenti nel nostro territorio. La dottoressa Monica Piras ha dato un grande contributo nella stesura del programma perché oltre che geologa è anche un’esperta di sentieristica e trekking. .
Inoltre vorremmo creare il binomio “Arzana cittadella della salute”, valorizzando il nostro centro storico, magari attraverso un piano integrato d’area che vede il recupero delle vecchie case con la possibilità di fare ricettività per i familiari dei pazienti, che vorranno venire ad Arzana per passare del tempo con i propri cari che soggiornano in queste strutture. Questo lo potremmo fare attraverso gli incentivi statali di ristrutturazione edilizia, in quanto si tratta di società senza fini di lucro. Anche su questo tema abbiamo delle risorse umane che potranno sviluppare il progetto nel modo più opportuno .

I dati sull’emigrazione dalla Sardegna sono drammatici. Anche l’Ogliastra e Arzana non sono immuni da questo problema, quali politiche intende adottare per cercare di porre un freno a questa fuga – specialmente di giovani -?
I dati dell’emigrazione sono gravi, uniti a quelli relativi al decremento demografico, diventano drammatici.
Anche su questo abbiamo le idee molto chiare, a tal fine, all’interno del nostro centro storico abbiamo immaginato vicino agli Incubatori di impresa, potessero nascere degli spazi da adibire al coworking, ovvero spazi di lavoro distanti dall’azienda madre, dove i professionisti possono svolgere la loro attività a distanza. Il nostro obiettivo è quello di attirare i cosiddetti “nomadi digitali”, offrendo loro spazi condivisi di lavoro, dotati di tutti i comfort, in primis la connessione a banda larga. Arzana, paese dei centenari che si proietta ad essere “Coworking Rurale”.
L’altra idea per arginare la piaga dell’emigrazione potrà arrivare anche dal progetto pilota HELP ARZANA, per richiamare, almeno in modo virtuale, i laureati ed in generale i lavoratori arzanesi sparsi in Italia ed in Europa, e con loro immaginare delle forme di incentivazione che possano trattenere e riportare le nostre risorse umane all’interno del paese .Vien da sé che l’attivazione dei progetti che abbiamo illustrato nelle altre domande sono anch’essi un deterrente alla fuga di persone dal nostro paese.

Pianificazione territoriale: quali saranno gli interventi che apporterete per migliorare il territorio? Ci può illustrare le opere e lavori urbanistici che propone di portare avanti con la sua lista?

Con riferimento alla pianificazione territoriale, sicuramente la priorità sarà quella di adeguare il vecchio Piano Urbanistico, già redatto nel 2004 – 2005, adattandolo alle esigenze attuali e rendere conformi la perimetrazione del centro matrice. Oggi credo che anche la perimetrazione e le sue schede di costruzione degli edifici debbano essere riviste e aggiornate.  Mi risulta che l’Amministrazione uscente ha in parte già visto qualcosa: mi riferisco alla zona artigianale che è sorta in maniera spontanea lungo l’asse viario Arzana-Lanusei  e al centro storico con al suo interno il centro matrice. Sulla rivisitazione del centro storico in chiave Urbanistica abbiamo ipotizzato tre direttrici di intervento per quanto riguarda le vecchie abitazioni . La prima si svilupperà al servizio delle strutture sanitarie esistenti, affiancando i servizi da loro offerti con quelli di ricettività diffusa in favore dei familiari dei pazienti alloggiati ad Arzana.
L’altra direttrice riguarderà le opportunità abitative per i nostri giovani o meno giovani, che vogliono vivere il centro storico di Arzana, riviste in un’ottica moderna che assimilo al concetto di prima casa inquadrato dalla Regione Sardegna, che prevede 145 mq di servizi essenziali.  L’ultima direttrice ipotizzata è quella di andare ad immaginare le schede del centro matrice riconvertite ad attrattore turistico per i cittadini del nord Europa, ma anche gli stessi italiani, che vogliono cambiare la qualità della loro vita venendo a vivere nel paese dei centenari. Inoltre abbiamo immaginato di creare dei servizi connessi a loro dedicati dove incentivare forme di integrazione sociale, tra queste: abbiamo immaginato dei caffè letterari utilizzati anche come chat house per imparare la loro lingua madre.

Conosciamo le problematiche che sta attraversando la Sanità ogliastrina. Il suo pensiero in merito? A livello comunale cosa propone per i servizi sanitari?

Sicuramente la sanità in Ogliastra negli ultimi anni ha subito dei gravi tagli e ha avuto delle grandi difficoltà. Le competenze in capo al Comune, in materia di Sanità, secondo me sono giuridicamente limitate a quelle che può dare in termine consuntivo all’interno della conferenza sociosanitaria, come contributo al miglioramento dei servizi per il nostro Comune. Sicuramente proporremo un canale privilegiato e preferenziale per supportare le tre strutture sanitarie che noi abbiamo e i loro pazienti in quanto soggetti deboli della nostra società.

Il suo punto di vista sull’emergenza COVID-19.
Ho parlato di questo argomento in precedenza, vista l’importanza. Quello che può fare un Comune è supportare le attività produttive e garantire i servizi essenziali in modo che la collettività possa risentire al minimo di questo grave evento: in sostanza ci attiveremo per mettere in campo tutte le azioni che possono far uscire il nostro paese da questa emergenza, e poterlo gestire nella massima sicurezza.

L’importanza delle Associazioni. Quale sarà il rapporto tra Comune e queste realtà territoriali? Quali azioni amministrative porterete avanti per incentivare e rilanciare lo sport? Sulle esigenze del mondo giovanile?
Le associazioni sono il cuore pulsante della nostra collettività; abbiamo delle associazioni che sono eccellenze; cito l’Idolo Calcio che ha portato la nostra squadra ai massimi livelli e attraverso lo sport, forma i nostri giovani. Io sono un padre che ha potuto constatare di prima persona come questa associazione persegua il bene della nostra collettività. Abbiamo la Proloco che, grazie agli sforzi del suo presidente dott. Raffaele Sestu, con il Porcino d’Oro ci ha fatto conoscere nel Mondo. Certo, negli ultimi anni, a causa delle ristrettezze economiche ci sono state difficoltà per il Porcino d’Oro ma speriamo che attraverso azioni mirate si possa rilanciare. Abbiamo la Croce Rossa, abbiamo la Protezione civile, abbiamo la compagnia teatrale, abbiamo i gruppi di canto, abbiamo il gruppo folk, abbiamo Antes Ogliastra Volley che forma le nostre bambine e i nostri bambini nel mondo della pallavolo, abbiamo un’associazione per il mountain-bike. Insomma abbiamo un tessuto sociale molto vivo. In questo frangente, si inserisce anche la Chiesa, che forma i nostri giovani attraverso l’attività del catechismo. Uno dei nostri obiettivi sarà mettere a disposizione delle varie associazioni idonei spazi che si potranno ricavare nel centro storico.

Chiudiamo con un’ultima domanda. La corsa elettorale sarà contro il quorum, i suoi cittadini sosterranno la sua proposta politica?

Ho sempre creduto nel mio paese che mi ha continuamente premiato dal punto di vista politico, sia termini di consenso e di partecipazione al voto. Oggi, insieme a me, ci sono altre 12 persone, che di fatto rappresentano un pò tutte le famiglie di Arzana. Ci presentiamo con una proposta politica importante, soprattutto, con un metodo nuovo che si estrinseca nel coinvolgere la cittadinanza, utilizzando le scuole, i nostri bambini e i nostri giovani universitari.
Inoltre, è nostra intenzione coinvolgere le scuole per realizzare progetti che interessino gli studenti, i quali potranno interagire con l’Amministrazione, anche realizzando un giornalino. Concludo questa intervista con queste semplici parole: credo che gli Arzanesi, nonostante il Covid-19, andranno a votare e faranno sentire ancora una volta la loro vicinanza e il loro sostegno ai figli di questo bellissimo paese. Spetterà a noi candidati il compito gravoso di non deluderli.

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