Tutto scritto in una lettera firmata da Sergio Loddo, direttore del servizio statistica elettorale che fa capo alla presidenza della Regione, e indirizzata ai sindaci e responsabili degli uffici elettorali dei Comuni della Sardegna, ai servizi elettorali delle Prefetture, alla direzione generale dell’Ats, al presidente della Corte d’Appello.
E intanto si scatenano le proteste dei sindaci dei piccoli centri, dove è stata presentata una sola lista e si è obbligati a raggiungere il quorum.
Ora la palla passa alla Regione che dovrà tenere conto anche di un ordine del giorno dell’opposizione approvato pochi giorni fa in Aula in cui si invita il presidente della Giunta e l’assessore degli Enti locali a prevedere subito tutti i modelli organizzativi necessari per consentire a chi ne facesse richiesta di esprimere il voto domiciliare.