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Baunei, i barracelli: «Nessuna “guerra”, proteggiamo la salute delle persone garantendo l’ordine pubblico»

Cala Mariolu, controllata dai barracelli di Baunei.

Attraverso le parole del proprio comandante Antonio Murru, la Compagnia Barracellare di Baunei vuole fare chiarezza sugli ultimi fatti avvenuti a Cala Mariolu-“Ispuligidenie”.

Nei giorni scorsi si è innescata una notevole polemica con gli operatori marittimi di Cala Gonone, che hanno parlato di militarizzazione della famosa spiaggia ogliastrina. Gli imprenditori si sono detti sconcertati dalla presenza armata dei barracelli baunesi.

Afferma Murru: «Nessuna “guerra” con Dorgali, operiamo per proteggere la salute delle persone garantendo l’ordine pubblico.»

A tal proposito il comandante dei barracelli spiega:«La nostra funzione a Cala Mariolu agisce in due direzioni: la prima consiste nella tutela della salute pubblica attraverso il rispetto del distanziamento sociale. Mentre la seconda opera al mantenimento dell’ordine pubblico, in quanto il notevole afflusso delle persone ha portato più volte a delle incomprensioni fra queste. Basti pensare agli ultimi litigi fra i soggetti che hanno preso in locazione piccoli gommoni, sfociati quasi in scontri fisici.»

Infatti sono diversi gli interventi dei barracelli, operati per sedare alcune discussioni generatesi per futili motivi. «Accade spesso che questi gommoni guidati da gente inesperta – racconta Murru – siano manovrati con difficoltà, e proprio l’altro giorno sono stato testimone di alcuni episodi. In un caso i natanti si sono sovrapposti a causa di un’onda e sono dovuto intervenire per placare gli animi.»

Il numero crescente di contagiati da COVID-19 in Italia pone forti preoccupazioni sulla gestione del carico antropico nelle spiagge e potrebbe portare a delle decisioni drastiche da parte del Governo.

I barracelli sono stati inviati a Cala Mariolu su richiesta del Sindaco di Baunei, in accordo con le forze di polizia dello Stato.

«Noi occupandoci di pubblica sicurezza – spiega il comandante – garantiamo la pace sociale, e ho premura di specificare che le armi lunghe esclusive fanno parte integrante della nostra qualifica di agenti di pubblica sicurezza in territorio extraurbano. Il nostro intento non è quello di spaventare, ma evitare la chiusura delle spiagge, permettendo a tutti gli operatori turistici di lavorare nelle migliori condizioni possibili.»

I barracelli stanno lavorando alacremente per mantenere il numero massimo di presenze – 650 persone – a Cala Mariolu, evitando gli assembramenti e l’arrivo incontrollato dei turisti.

«Cerchiamo di scongiurare la chiusura della costa a causa degli assembramenti incontrollati – conclude Murru – un’eventualità di questo tipo, metterebbe ulteriormente in ginocchio un’economia già martoriata dal precedente lockdown.»

 

 

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