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Regione: scontro in Consiglio sulle nuove Asl, ma la legge supera il primo passaggio

Sulcis Iglesiente, Ogliastra, Medio Campidano, Sassari, Oristano, Nuoro, Gallura e Cagliari, non più dunque una Asl unica, ma 8 Asl, questa la proposta di legge della Giunta Solinas. Ieri se n’è discusso in aula ed è stato scontro.

L’Assessore alla Sanità Nieddu ha risposto alle accuse dell’opposizione che definivano la riforma una scusa per creare nuove poltrone, che in realtà non cambierà nulla perché si farà riferimento alle attuali aree dell’Ats, dunque non aumenterà il numero di dirigenti.

L’ex-sindaco Massimo Zedda ha duramente criticato la scelta dei tempi, sostenendo che operare una riforma così complessa in un momento delicatissimo per tutta la Sanità, vista l’emergenza Covid sia davvero rischioso in vista di una nuova ondata di contagi.

Ma anche a questo Nieddu ha replicato che la Sanità sarda è assolutamente pronta ad affrontare una nuova emergenza, visto che è stata potenziata la terapia intensiva e l’Isola si è dotata delle Usca, secondo l’Assessore alla Sanità l’emergenza Covid non costituisce un buon motivo per fermare la riforma che porterà a un notevole risparmio.

Di parere del tutto opposto la minoranza secondo la quale la riforma che ripristina un sistema vecchio di decenni porterà un aumento della spesa sanitaria per le tasche regionali. Entro oggi alle 13 si potranno presentare tutti gli emendamenti, che saranno poi esaminati dalla Commissione sanità. La discussione riprenderà lunedì mattina alle 11.

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