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L’ex consigliere regionale Sabatini: “Appello alle istituzioni: salviamo 50 milioni di risorse pubbliche”

Franco Sabatini

Franco Sabatini

 

I progetti della Programmazione Territoriale sono in forte ritardo. L’ex consigliere regionale ogliastrino Franco Sabatini fa appello principalmente ai Sindaci affinché intervengano per ottimizzare i tempi dei lavori al fine di scongiurare il rischio di perdere risorse importanti che porteranno una boccata di ossigeno sul territorio, garantendo una ricaduta socio-economica straordinaria.

Non nasconde la sua preoccupazione Sabatini, ex consigliere regionale e esponente di spicco della dirigenza regionale del Partito Democratico della Sardegna, sempre attivo per le questioni che riguardano il territorio che lo ha eletto: la Regione Sardegna potrebbe revocare le risorse a causa dell’inadempienza contrattuale derivante dal non rispetto dei tempi di progettazione, realizzazione e rendicontazione delle risorse stanziate, giacché la conclusione dei progetti era stata pattuita in trentasei mesi.

«Dopo una lunga fase di progettazione condivisa tra territorio ogliastrino e Regione Sardegna, nel dicembre 2016 era stato firmato il Protocollo d’Intesa e a gennaio 2017 l’Accordo di Programma. Il 19 dicembre 2017 è stata firmata la convenzione che ha previsto il trasferimento delle risorse per la realizzazione dei progetti previsti dall’Accordo di Programma Percorsi di Lunga Vita, fondi reali e immediatamente spendibili. È poi seguita la predisposizione delle schede dei singoli interventi e la creazione dell’ufficio che avrebbe dovuto gestire a livello locale gli appalti e, in accordo con la Regione, il monitoraggio della spesa e l’andamento dei progetti. Sono sempre stato fermamente convinto che i progetti top-down calati dall’alto raramente sortiscono un esito positivo: per questa ragione, in collaborazione con l’Assessorato della Programmazione e in attuazione del Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019, si era optato per un modello bottom-up il quale ha previsto che fossero direttamente i singoli territori a proporre i progetti, manifestando le reali esigenze locali»

«Per ben due anni la Cabina di Regia, le Amministrazioni locali, le forze sociali rappresentate dai Sindacati, Confindustria e la Regione Sardegna hanno valutato le proposte che giungevano dai Comuni ogliastrini, ne hanno verificato la conformità con i canali di finanziamento (prevalentemente fondi europei e, in parte, fondi regionali) e hanno individuato gli interventi strategici per uno sviluppo territoriale esteso, selezionando quei progetti che avessero delle ricadute ampie, oltre i confini del singolo Comune, abbandonando le istanze campanilistiche a favore di una logica di crescita sovracomunale.

È nell’ambito di questa filosofia di sviluppo che sono stati individuati progetti quali:

a) la realizzazione della rete irrigua da Tortolì alla piana di Pelau, finalizzata al potenziamento del comparto agricolo;

b) il completamento della pista ciclabile da Tortolì a Santa Maria Navarrese, grazie al quale si favorisce il turismo ecosostenibile, consentendo una modalità alternativa e a basso impatto di fruizione del territorio;

c) i progetti di riqualificazione delle tre aree ambientali del Gennargentu, dei Tacchi e del Supramonte, volti ad una fruizione integrata del connubio mare-montagna, anche ai fini della destagionalizzazione del flusso turistico in quanto propongono dei percorsi di visita e conoscenza del territorio da offrirsi in qualunque periodo dell’anno;

d) il potenziamento e la messa in rete degli attrattori turistico-culturali e ludico-sportivi quali il castello di Agugliastra, il museo “Stazione dell’Arte”, le grotte di Su Marmuri, il pese-museo MATER, l’osservatorio astronomico di Monte Armidda, i due tratti di aerofune a Osini-Gairo e Lanusei, l’antico borgo di Serra ‘e Pinna di Triei, il percorso naturalistico di S’orchidea-Sa Brecca di Osini, di Bruncu Santoru di Perdasdefogu, di Monte Giuilea di Tertenia;

e) il potenziamento delle aree PIP di Ilbono ed Elini; e) i bandi per le imprese riservati agli operatori economici che hanno sede legale in Ogliastra e che producono nei settori del pane e della pasta fresca, della nautica e dei servizi per il turismo;

f) il potenziamento della SP 27 Villagrande-Tortolì;

g) il progetto di sviluppo costiero;

h) il recupero di sei chiese inserite in un percorso turistico-religioso.

«Ho seguito in prima persona, unitamente alle amministrazioni locali, l’iter di predisposizione e approvazione dei progetti, non ho mai abbassato la guardia, ho cercato di tenere alta l’attenzione verso queste risorse, ritenendo che potessero dare una boccata d’ossigeno all’economia di un territorio in forte crisi, determinando una ricaduta occupazionale rilevante».

Spiace rilevare come, ancora oggi, essendo decorsi più di tre anni da quello che io ritengo essere stato uno storico risultato per l’Ogliastra, la spendita delle risorse stia procedendo con forte rilento: al momento – informa Sabatini – solo pochi progetti sono in una fase avanzata (il completamento della pista ciclabile in capo al Comune di Girasole; il Sistema Museo MATER di Loceri; l’aerofune Osini-Lanusei-Gairo; il potenziamento dell’osservatorio astronomico di Lanusei-Gairo; la valorizzazione di Monte Giuilea di Tertenia; gli interventi di recupero della chiesa di San Giovanni Battista di Arzana e della chiesa di Sant’Erasmo di Jerzu), mentre la maggior parte degli interventi programmati risultano essere ancora ben lontani dalla loro attuazione.

«Non possiamo stare fermi di fronte al rischio di perdere risorse importanti, soprattutto in una fase storico-sanitaria che ha messo ancor più in ginocchio la nostra economia: questo finanziamento, di oltre cinquanta milioni di euro, potrebbe segnare la ripartenza dell’Ogliastra dopo un fermo durato mesi, in cui si è registrato un crollo della circolazione di denaro e dell’offerta di lavoro – conclude Sabatini – Rinnovo il mio invito alle Amministrazioni locali, all’Unione dei Comuni capofila, alle istituzioni in genere, ai consiglieri regionali affinché venga profuso il massimo impegno per l’attuazione dell’iter concordato con la Regione Sardegna. Io sono pronto a stare al fianco dei Sindaci, i quali considero i soggetti che maggiormente possono comprendere l’importanza di non far fallire un programma in cui essi stessi si sono ampiamente spesi e metto a disposizione la mia trentennale esperienza maturata tra Provincia e Consiglio regionale per soddisfare un obiettivo comune: salvare oltre cinquanta milio di euro di finanziamenti pubblici, destinati a un territorio che ha fortemente bisogno di riprendersi garantendo lavoro alle imprese e ai giovani».

 

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