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Vicende di Dorgali e Cala Mariolu, lo sfogo del vicesindaco Puddu sui social: «Pensiero fisso»

Foto di repertorio di Cala Mariolu.

Un corridoio di lancio di Dorgali su Cala Mariolu, nel territorio di Baunei: questa la decisione della Giunta Regionale a cui il primo cittadino del paese ogliastrino e Consigliere Regionale Salvatore Corrias si oppone fermamente. Ma non solo. Anche una richiesta, quella di un corridoio di lancio di Baunei a Cala Luna, non soddisfatta con un motivazione – pendenza di una gara per la concessione di un pontile presso lo stesso sito – definita dal Sindaco di Baunei, in una missiva all’Assessore Quirico Sanna, irriguardosa e irriverente.

“Il pensiero fisso di questi giorni. Scoprire leggendo i documenti, scorrettezze, pressioni, vedere gli interessi economici di una parte, piegare la politica e le norme. Scoprire che in tanti hanno avvallato dall’alto questo schifo”.

A scrivere questo sfogo sui social è Ivan Puddu, vicesindaco di Baunei.

“Un Ente Locale che si vede tolte le sue competenze. Lo scoramento di noi Amministratori, ma mai la resa.
Leggere i post di alcuni operatori artefici di questa situazione, che insinuano che chi vuole speculare è il nostro Comune, che al contrario oggi vuole proteggere e far rispettare le regole che altri non fanno rispettare. Continuo a sostenere che quelle navi passeggeri che trasportano più di 350 persone nelle piccole spiagge dei Gabbiani, Ispuligidenie (Mariolu) e Biriala, con i motori ingranati e la prua in spiaggia, oltre a spostare i bagnanti di decine di metri, danneggiano irreparabilmente i fondali. Vietare a queste navi i Gabbiani e Biriala, farli approdare direttamente sul pontile nello scoglio storico di Ispuligidenie è scelta di buon senso e tutela. Dovrebbero deciderlo dall’alto e non attaccare un comune che lo chiede! Poi la parte comica e tragica allo stesso tempo, ci sono i numeri chiusi, che ci chiede proprio la Regione Sardegna con l’ordinanza 23 del 17.05.2020 (pag 112 e 113) del Presidente Solinas. Il Sindaco è responsabile della salute pubblica e della sicurezza sanitaria delle spiagge, può attraverso vigilanti far rispettare le norme. La Regione ci ammonisce quindi, di vigilare, di controllare e garantire i distanziamenti sociali, ma poi concede ai privati corridoi senza regole e senza esplicitare la gestione e i modi per contingentarle. Tanto il Sindaco è il responsabile e chi se ne frega se qualcuno si fa male. E allora capisci tante cose. Lo Stato sulla Costa di Baunei si chiama politica di parte, piegato a interessi di alcuni a discapito degli interessi collettivi. Sia chiaro non abbiamo mai detto non potrete entrare nelle spiagge. Abbiamo dato orari e regole comportamentali.
La tabella degli orari, per far sbarcare tutti in sicurezza noi l’abbiamo studiata e applicata, dalle 9 del mattino alle 17. Su Biriala e la spiaggia dei Gabbiani. Le pressioni per non rispettare poche e semplici direttive varate dai nostri uffici, in collaborazione con il club della Costa non piacciono. E allora telefonate minacciose: «Se non mi dai più posti e questi orari, te la facciamo pagare», «La Costa che vi piaccia o no è nostra e noi da sempre navigavamo e voi ci guardavate dall’alto”», «Vi sbatteremo fuori» e tanto altro…
È chiaro che l’obiettivo è un sistema senza regole, «sbarchi al sole e non all’ombra» ci chiedono, perché vendere bene, per loro, è portare migliaia di persone, e chi se ne frega dell’ambiente e del Covid, tutti gli operatori da Orosei ad Arbatax in un fazzoletto di pochi metri quadri. Vogliono l’esclusiva tutti e dico tutti, dalle 11:00 alle 14:00, vogliono sbarcare in 5.000 in tre ore su spazi di 300 posti, su quelle piccole delicate calette i pirati, i predoni degli Euro, che i milioni di euro sono più importanti dei fondali e dei milioni di sassolini. L’ambiente piegato a prue, gommoni, idrocarburi e business. In Economia si potrebbe diminuire il carico e aumentare i prezzi… dare qualità e puntare sul turismo sostenibile, non a Gonone si viaggia per Cala Luna con 2 Euro o al massimo 5 Euro andata e ritorno. Non passeranno.”

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