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I servizi territoriali a rischio in Ogliastra: il Consultorio Familiare è in affanno

«È allarmante la condizione della sanità pubblica in tutta la Sardegna – si legge nel comunicato del Consigliere regionale Salvatore Corrias – come più volte denunciato dal PD regionale. Anche il nostro territorio ogliastrino è in affanno. Le gravi carenze di personale riguardano sia i reparti del nostro Presidio Ospedaliero, come la preoccupante situazione della Pediatria, sia i servizi territoriali, tra cui il Consultorio Familiare, nel quale, negli ultimi anni, si è verificato un vero e proprio smantellamento dell’equipe multiprofessionale. Al pensionamento di due assistenti sanitarie, una pediatra e uno psicologo, non ha corrisposto il reintegro delle medesime figure professionali, essenziali per l’esistenza del Servizio stesso. Inoltre, da circa quattro mesi, l’unica psicologa del Servizio è assente per congedo personale e non è mai stata sostituita».

«Il Consultorio Familiare eroga gratuitamente prestazioni che rientrano nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e si pone come servizio fondamentale – prosegue il cominicato – soprattutto per donne, famiglie e adolescenti. L’équipe multidisciplinare è composta da figure strategiche tutte necessarie sia per attività di prevenzione come l’accompagnamento al parto, il sostegno alla genitorialità, la diagnosi e il trattamento della depressione post partum, che nella gestione di problematiche familiari talvolta molto gravi in cui è implicata l’autorità giudiziaria. A causa dei cambiamenti culturali e sociali, i conflitti familiari si verificano con sempre maggiore frequenza, e conseguentemente i Tribunali (sia per i minorenni che gli ordinari della sezione civile e/o penale) incaricano il Consultorio alla presa in carico di tali situazioni».

«È estremamente grave che tali Servizi non possano essere garantiti per l’assenza di personale professionale dedicato. I cittadini ogliastrini – conclude il comunicato del Pd sardo in Regione- si trovano obbligati a ricorrere a prestazioni private, nonostante debbano essere garantite dall’istituzione pubblica come sancito nei LEA. E sono in tanti a rinunciare per motivi finanziari, in quanto la terapia familiare è molto costosa e richiede l’esborso di notevoli somme. Pertanto, è con doverosa urgenza che i vertici della sanità regionale e della ASSL ogliastrina pongano rimedio a tale situazione».

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