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No a guanti per dare la Comunione e alla mascherina per gli sposi. La Diocesi di Lanusei fa chiarezza

A priest gives out communion during a mass held by Pope Benedikt XVI at the Olympic Stadium on September 22, 2011 at the start of his first state visit to his native Germany. The 84-year old pope, German born Joseph Ratzinger, has a packed program, with 18 sermons and speeches planned for his four-day trip to Berlin, Erfurt in the ex-German Democratic Republic and Freiburg. AFP PHOTO PATRICK LUX

Riportiamo integramente una interessante nota della Diocesi di Lanusei, che fa chiarezza in merito all’utilizzo della mascherina e dei guanti durante la somministrazione dei sacramenti come la comunione e il matrimonio.

 

In risposta a due quesiti posti dalla Conferenza Episcopale Italiana, il Ministero dell’Interno, attraverso il Comitato Tecnico (CTS) ha preso in esame alcune questioni riferite all’Eucaristia e al matrimonio, rispondendo così:

 

«Anche sulla base degli attuali indici epidemiologici, il CTS raccomanda che l’officiante, al termine della fase relativa alla consacrazione delle ostie, dopo aver partecipato all’Eucarestia ma prima della distribuzione delle ostie consacrate ai fedeli, proceda ad una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche. Il CTS raccomanda altresì che, in assenza di dispositivi di distribuzione, le ostie dovranno essere depositate nelle mani dei fedeli evitando qualsiasi contatto tra le mani dell’officiante e le mani dei fedeli medesimi. In caso di contatto, dovrà essere ripetuta la procedura di detersione delle mani dell’officiante prima di riprendere la distribuzione della Comunione.

 

Il CTS spera che la stessa procedura di detersione delle mani venga osservata anche dai fedeli prima di ricevere l’ostia consacrata. Rimane la raccomandazione di evitare la distribuzione delle ostie consacrate portate dall’officiante direttamente alla bocca dei fedeli.

 

Riguardo il quesito “concernente l’obbligatorietà dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree da parte degli sposi durante le ‘celebrazioni dei matrimoni”, il CTS osserva che, “non potendo certamente essere considerati estranei tra loro, i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno 1 metro. Il CTS ritiene che tale raccomandazione possa estendersi anche alla celebrazione del matrimonio secondo il rito civile o secondo le liturgie delle altre confessioni religiose».

 

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