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Tortolì, via Cairoli come Spello: le vie fioriscono grazie al Centro di aggregazione sociale e ai residenti

Le vie fiorite di Spello che hanno dato l'idea a Francesca

Dopo aver visto in rete le stupende foto di Spello, il noto “comune fiorito” in Umbria, Francesca Melis – da tempo alla guida del Centro di aggregazione sociale e della Pro Loco tortoliesi – ha pensato che anche le vie del nostro centro storico potessero trovare nuovo smalto da un’idea creativa come questa.

Così, complici i social, settimane fa ha coinvolto i suoi concittadini in un’iniziativa che mira a rendere “fiorita” Via Cairoli. E lo ha fato in pieno lockdown, con l’intento di utilizzare al meglio un periodo di stallo e negatività, impiegandolo in modo costruttivo e a vantaggio dell’intera comunità.

Inutile dire che la proposta di Francesca è stata accolta con entusiasmo e che, appena è stato possibile, in tanti hanno aderito al progetto. Da giorni, infatti, fervono i lavori di abbellimento floreale di Via Cairoli, naturalmente senza che questi impediscano o ostacolino la viabilità e con il parere favorevole di chi vive e lavora in quella strada.

«Grazie ai social stiamo cercando di fare rete e coinvolgere tante persone che possano rendersi utili sia nella decorazione dei vasi che nel trovare piante e fiori – spiega Francesca Melis – La risposta fino ad oggi è stata stupenda e posso contare su tantissimi preziosi collaboratori, che come me hanno a cuore la propria cittadina. Naturalmente abbiamo ancora bisogno di fiori, piante, terriccio e fioriere, quindi l’appello a donare ciò che serve a realizzare il progetto è sempre valido».

«L’aspetto che più amo di questa iniziativa – conclude – è la possibilità di socializzare e condividere. C’è tra noi una bellissima atmosfera, rapporti che nascono e altri che si consolidano. Mi piace vivere e respirare l’aria dei vicoli del paese, adoro le chiacchiere a tarda sera, durante le quali si discute del lavoro del giorno dopo ma anche delle storie e degli aneddoti del passato che hanno caratterizzato quei luoghi».

Uno scorcio di via Cairoli

 

 

 

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