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Inefficienza o assenza della banda larga: i consiglieri PD accanto alle proteste dei comuni sardi

I consiglieri regionali del PD intervengono rispetto alle numerose segnalazioni sulle problematiche connesse al digital divide nei Comuni della Sardegna, durante questa emergenza sanitaria.

«In questo periodo di emergenza sanitaria si sono rivelati ancora più prepotentemente i problemi che, nei vari settori, attanagliano la Sardegna ai quali spesso non si dà il giusto peso se non posti di fronte a una situazione di contingenza – spiegano i consiglieri in una chiara nota stampa – molti Comuni ci hanno segnalato di sentirsi isolati a causa dell’impossibilità di accedere alla banda larga, servizio particolarmente indispensabile in un momento in cui lo smart working e la teledidattica sono diventati lo strumento con il quale le Pubbliche Amministrazioni e le istituzioni scolastiche hanno cercato di mantenere attivi i servizi al cittadino e agli studenti».

I Consiglieri regionali del Partito Democratico hanno accolto le proteste presentate da numerosi Comuni della Sardegna circa l’inefficienza o la totale assenza del servizio di banda larga: «Non appena si è avuta l’esatta percezione della gravità della diffusione del virus COVID-19, con la chiusura delle attività didattiche, gli istituti scolastici hanno dovuto attivare modalità di insegnamento e tele-apprendimento attraverso le nuove tecnologie che necessitano, tuttavia, di una rete internet efficiente».

«Tutte le Amministrazioni Pubbliche si sono trovate nella contingenza di dover attivare modalità di smart working al fine di garantire i sevizi minimi al cittadino e, proprio in questo contesto, si sono sentiti fortemente i problemi connessi al divario digitale tra i diversi Comuni, alcuni serviti da una banda larga efficiente, altri totalmente sprovvisti – spiegano i consiglieri dem – Il digital divide si configura non solo come una forma di disuguaglianza digitale appunto, ma prima ancora sociale, che rischia di travolgere, soprattutto in questo periodo di emergenza, una vasta percentuale della popolazione priva delle condizioni di accessibilità alle nuove tecnologie del digitale e della rete. La Regione Sardegna ha realizzato l’infrastruttura della fibra ottica tentando di raggiungere anche i più piccoli e remoti dell’entroterra. L’operazione non si è conclusa felicemente per un elevato numero di centri abitati i quali, in questa fase in cui l’accesso alla rete è indispensabile per connettersi con il mondo, lavorare in modalità agile, seguire lezioni e impartirle, si sono sentiti isolati e privi di servizi essenziali, poiché la rete internet oggi è strumento indispensabile per compiere anche operazioni elementari legate alla quotidianità».

«Non è più possibile temporeggiare nel dotare i Comuni della Sardegna di un servizio di internet veloce che raggiunga le case dei cittadini. In questa fase di emergenza, alcune Amministrazioni comunali, ovviamente con le ben note risorse limitate, hanno supportato le famiglie con l’acquisto e la distribuzione di SIM dati, senza tuttavia risolvere completamente il problema, giacché in alcune aree della Sardegna il segnale ha bassa intensità e ciò ha pregiudicato le attività in rete, specie quelle connesse al telelavoro e alla teledidattica – concludono – Abbiamo chiesto al Presidente della Regione Sardegna e all’Assessore competente che agiscano al più presto, sollecitando anche un supporto dal Governo nazionale, al fine di “stimolare” le aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni ad intervenire. In questa prospettiva si inserisce l’art. 82 “Misure destinate agli operatori che forniscono reti e servizi di comunicazioni elettroniche del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “Cura Italia”): proprio all’interno di questo quadro di intervento, chiediamo alla Regione di collaborare con i Comuni al fine di completare nel più breve tempo possibile le diffusione della banda larga con lo scopo di azzerare il divario digitale tra i paesi/città della Sardegna».

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