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Liberazione Silvia Romano: a guidare l’operazione il generale sardo Luciano Carta

«Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia», queste le prime parole di Silvia Romano, la volontaria milanese 25enne rapita in Kenya il 20 novembre 2018, appena liberata. Il rientro in Italia è previsto per domani alle 14 a Ciampino. La cooperante italiana è stata liberata a 30 chilometri da Mogadiscio, in un’operazione dell’intelligence, scattata la notte scorsa, dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) e diretta dal generale sardo Luciano Carta.

La volontaria si trova ora in sicurezza nel compound delle forze internazionali a Mogadiscio. Il presidente del Copasir, Raffaele Volpi assicura che la Romano sta bene, anche se provata dallo stato di prigionia. Volpi fa i complimenti al generale Carta e agli uomini e donne dell’Aise che con il loro incessante lavoro, mai alla luce della ribalta, hanno permesso questo importantissimo risultato.  Silvia Romano era stata rapita in Kenya 18 mesi fa mentre lavorava come cooperante in Kenya per la onlus marchigiana Africa Milele, nel poverissimo villaggio di Chacama, a circa ottanta chilometri dalla capitale Nairobi.

A guidare l’operazione dunque è stato il generale Carta, 63enne nato a Bolotana, generale di corpo d’armata della Finanza dal 2014. Un curriculum di tutto rispetto, plurilaureato, capo di Stato maggiore al Comando generale della Guardia di Finanza, comandante interregionale per il Nord Ovest, comandante dei Reparti speciali, Ispettore per gli Istituti d’istruzione delle Fiamme gialle ma con una passione mai sopita per l’intelligence. Nel 2018, dopo lunga e brillante carriera nella Guardia di Finanza viene nominato direttore dell’Aise, l’Agenzia dei Servizi per l’estero.

Nell’aprile 2020 approda alla presidenza di Leonardo, una delle più importanti aziende strategiche italiane, attiva nei settori della difesa, aerospazio e sicurezza.

 

 

 

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