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Coronavirus: la Sardegna piange la morte del medico e attivista palestinese Nabeel Khair

È un lutto terribile quello che colpisce la Sardegna per effetto del Coronavirus.

Nelle ultime ore è morto il medico italo-palestinese Nabeel Khair, che di recente aveva assunto l’incarico di medico di base a Tonara.

A dare la notizia è il Comune barbaricino. «Apprendiamo con tristezza e sconcerto della morte di un nostro medico di base – si legge in un post su Facebook dell’amministrazione comunale -. Porgiamo a tutti i familiari e alle persone a lui vicine le più sentite condoglianze da parte della Amministrazione Comunale e della comunità tonarese». Sono già decine i messaggi di cordoglio da parte dei suoi pazienti di Tonara e dei comuni limitrofi che in poche settimane si erano già affezionati a lui.

Si tratta del primo medico morto in Sardegna a causa del Coronavirus.

Nabeel Khair non era solo uno stimato medico. Laureatosi in Medicina a Cagliari più di 40 anni fa, è stato per decenni una delle anime dei movimenti in Sardegna per la Palestina.

Nabel Khair con Yasser Arafat

Molto conosciuto a Cagliari e in tutta la Sardegna, il medico palestinese, durante tutta la sua permanenza in Italia, Paese di cui era diventato cittadino e in cui aveva costruito vita e carriera, non si è mai dimenticato del suo popolo e dei suoi annosi problemi. Nelle manifestazioni di piazza per sensibilizzare i sardi sulla questione palestinese, è sempre stato in prima linea.

Sui social network sono tantissimi i messaggi di condoglianze nei suoi confronti da parte di colleghi medici, compagni di lotta, intellettuali, politici e associazioni che ne hanno apprezzato l’operato professionale, l’impegno politico e le qualità umane.

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