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Il FAI abbraccia Ulassai: presto importante progetto di valorizzazione. Parla Serra: «Orgogliosi di questa collaborazione»

Si è svolto ieri, 15 febbraio, presso il Teatro Regio di Parma, il XXIV Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari FAI.

“Terre di nessuno o della sovranità negata”, questo il titolo, per nulla casuale: si allude, infatti, ai territori su cui la Fondazione sta iniziando a espandersi – con l’intenzione di creare progetti di valorizzazione ad hoc per essi –, territori ritenuti in parte isolati, sconosciuti.

“Un sistema circolare pensato per generare un’immediata ricaduta sulla comunità, attivando un’economia della cultura fondata sul racconto della tradizione, delle sue pratiche produttive e sulla riscoperta del sentimento identitario” si legge scritto nel comunicato dell’evento. “È nella natura stessa del FAI intercettare e accogliere le emergenze culturali provenienti dal paese”.

Tra i luoghi protagonisti di questo disegno ambizioso di valorizzazione ambientale c’è anche Ulassai, paese natale della grande artista riconosciuta a livello internazionale Maria Lai, una delle voci più singolari dell’arte italiana dal secondo dopoguerra in poi: si è parlato a lungo di lei, delle sue creazioni, dei suoi traguardi. Della sua opera più conosciuta, “Legarsi alla montagna”, opera-azione che unisce l’intera comunità attraverso fili colorati, trampolino di lancio per altre importanti opere nella cittadina. Del Museo Stazione dell’Arte. Soprattutto, si è parlato de “Il muro del groviglio”, oggetto di un finanziamento per il restauro che sarà erogato dal FAI in seguito del censimento “I Luoghi del Cuore” 2018. L’Ogliastra fu uno dei luoghi più votati e premiati.

Presente a Parma il primo cittadino, Gian Luigi Serra.

«La nuova collaborazione con il FAI ci riempie di orgoglio e ci conferma che la strada intrapresa dalla nostra amministrazione per la valorizzazione del nostro paese sta dando i suoi frutti» dichiara Serra.

Risultato incredibile, insomma, che si è raggiunto anche grazie al FAI Sardegna e alle sue delegazioni.

Ma non solo Ulassai, anche Valzo (frazione di Valle Castellana), Felina (frazione di Castelnuovo ne’ Monti), Troina e Barèsi.

La volontà? Beh, cercare di fare in modo che i giovani, grazie all’entusiasmo e alla competenza di primi cittadini sempre più attivi e più vogliosi di guidare le proprie comunità al meglio, restino nella terra che li ha visti crescere e che rappresentino, quindi, il futuro.

Per fare questo è necessario “investire innanzitutto in formazione, studiando progetti che restituiscano questi luoghi ai loro abitanti, per poi alimentare quel turismo in espansione che spinge sempre più visitatori a prediligere eccellenze periferiche, mete nuove e decentrate coi loro itinerari insoliti, naturalistici, tutti da scoprire”.

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