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Su Marti Perra Gairesu: il carnevale tradizionale a Gairo per le vie del paese

Su Marti Perra è la giornata centrale del carnevale gairese. Quella in cui le figure tradizionali de Su Maimulu (il Carnevale gairese) si aggirano per le vie del paese, in un’antica tradizione che coinvolgeva e coinvolge tutta la popolazione del paese ogliastrino.

Le figure tradizionali de Su Maimulu infatti inscenano la tradizionale rappresentazione della lotta tra il bene (is maimulus) e il male/inverno/natura selvaggia (s’urtzu ballabeni) per le vie del paese, con la loro tipica andatura.

In questa giornata centrale del carnevale però, i classici personaggi (s’urtzu ballabeni, is omadoris, is maimulus, su cuadderi, su poddinaiu, su mamussoni, ingrastula, martinica e filadora) sono seguiti da due ulteriori figure, trusulau e malandau, che trainano un vecchio carretto con un otre, a cui vengono date sembianze umane e che viene denominato “Santu Nanì”.

Il carretto serve infatti a raccogliere le offerte dei paesani che, in occasione del passaggio de Su Maimulu, appendono vini e cibarie ai balconi o aprono i cortili di casa, dove magari hanno preparato le classiche sipulas (dolce tipico). La regola è una sola: che le figure mascherate debbano “guadagnarsi” questi doni, che quindi sono appesi ai balconi o in punti difficilmente raggiungibili, per costringerli ad arrampicarsi o a salire l’uno sopra l’altro. Il tutto mentre già sono impegnate a tenere a bada le intemperie de s’urtzu ballabeni (in gairese si pronuncia s’ursu).

Per invogliare i paesani ad essere generosi (e a donare soprattutto vino), trusulau e malandau ripetono continuamente nel loro avanzare “donai a buffai a Santu Nanì”, “date da bere a Santu Nanì”.

In realtà non ci sarebbe bisogno di incentivare la popolazione, visto che già l’organizzazione dell’evento, curata dall’Associazione Culturale “Su Maimulu” coinvolge tutti i paesani e tutte le Associazioni del paese (Pro Loco Gairo, S.S. Gairo, Gruppo Folk Sant’Elena Imperatrice, Gairo Vecchio nel Cuore) che si attivano per questa giornata di festa collettiva, in cui i gairesi erano soliti dimenticare, per qualche ora, i problemi e le preoccupazioni della vita quotidiana.

Si dice che un tempo questa giornata fosse accompagnata anche dalla leggenda di Marti Perra, ovvero un grosso gatto che squartava coloro che, nel giorno centrale del carnevale, venivano sorpresi a lavorare nei campi e omettevano di partecipare alla festa.

Un motivo in più, anche per i visitatori che vogliono credere alla leggenda, per non mancare all’evento, che quest’anno sarà arricchito dalla presenza di numerosi gruppi mascherati ospiti: il Diavolo di Tufara (Molise), i Merdules Betzos (Ottana), Thurpos e Eritajos (Orotelli), Is iscorrocciadores (Meana Sardo), Maimoni e Grastula (Gadoni) e Janas e Amaymonaus (Ilbono).

Si comincerà alle 16.00. Al termine del giro per le vie del paese, sipulas e balli sardi per tutti. Per una giornata di festa destinata a durare fino a tarda notte ed un evento a cui è un vero peccato mancare.”