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Bancali, “Mio fratello massacrato dagli agenti”: la denuncia della sorella di un detenuto

«Non è un carcere, è un lager! Hanno scritto che il detenuto ha aggredito un poliziotto, ma non hanno scritto che 20 guardie hanno massacrato il ragazzo! Il detenuto è mio fratello. Ieri abbiamo avuto un colloquio telefonico con lui, e la sua voce era flebile, rotta dal pianto per i dolori. Ha fatto appena in tempo a dire di avere il petto insanguinato, prima che interrompessero la chiamata». Queste le parole pubblicate dalla sorella di un detenuto del carcere di Bancali sulla bacheca Facebook del garante per i detenuti del penitenziario sassarese Antonello Unida.

Il detenuto che sarebbe stato vittima del pestaggio è il boss della malavita pugliese Filippo Griner, in regime di detenzione a Bancali. Unida si è subito attivato per far luce sull’episodio e per verificare cosa sia realmente successo all’interno del penitenziario. La denuncia è stata presentata anche ai Carabinieri di Andria, città di origine di Griner.

Si potrebbe trattare di una ritorsione, sempre secono quanto riportato dalla parente della presunta vittima. Il detenuto infatti nei giorni scorsi aveva colpito un agente con una penna ferendolo al viso. Intanto nel giro di una settimana circa sarà operativo il nuovo direttore dell’istituto penitenziario, Grazian Pujia. Sarà lui, con ogni probabilità, a far luce sull’accaduto.

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