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Agenzia Forestas. SADIRS: «Ristabiliamo l’ordine dei fatti»

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Riportiamo integralmente un comunicato stampa del SADIRS.

«Il S.A.Di.R.S. (primo sindacato degli Operai e Impiegati Agenzia Fo.Re.S.T.A.S.) ritiene necessario replicare alle distorsioni della realtà contenute in recenti comunicati stampa, nei quali si apprende che che la Flai e la Fai avrebbero “duramente lavorato” per evitare che gli assessori “pasticcioni” – così da loro definiti – potessero impedire le “stabilizzazioni” con i loro atti. Giova ricordare invece che tutte le altre Organizzazioni Sindacali di Forestas, di qualunque colore, hanno espresso invece apprezzamento proprio perché invece questi atti sono quelli necessari a ridare un contratto di lavoro a 1161 nostri colleghi rimasti a casa per le note vicende.

Stupisce invece apprendere che sarebbe grazie ad una strategia sindacale basata ad affossare tali atti che si arriverà ad assumere i lavoratori a tempo indeterminato, e non grazie alla volontà della Giunta, degli assessori Lampis e Satta e dell’Agenzia Forestas.

E quindi, secondo tali fantasie, si sarebbe ottenuto non con le Leggi e gli atti vigenti, ma con un deleterio ricorso al TAR la redazione del Piano del fabbisogno, e il nulla-osta in tempi record, e tutti gli altri atti necessari alle procedure assunzionali?

Senza voler assumere la difesa d’ufficio di nessuno (non è il nostro ruolo) giova ristabilire l’ordine dei fatti. È possibile, purtroppo, che la Flai e Fai vogliano negare che il 18 ottobre 2019 gli assessori all’Ambiente e al Personale hanno emanato un atto di indirizzo che stabiliva, valutata la capacità assunzionale di Forestas, di procedere alle assunzioni a tempo indeterminato e full-time, del personale (quello a tempo determinato dal secolo scorso, nonostante la professionalità di certi sindacalisti di professione che li hanno difesi). E questa accelerazione verso la soluzione è possibile solo grazie alla Legge Regionale 6/2019, che nonostante il gracchiare di tanti corvi, a febbraio aveva superato il vaglio di costituzionalità.

Ma nonostante tutto ciò (la Legge 6/2019 – la delibera 28/2 del luglio 2019 e l’atto di indirizzo di ottobre) le confederazioni Cgil, Cisl e Uil a fine ottobre impugnavano al TAR l’unico atto amministrativo emanato dalla Giunta, ovvero quella Delibera che, già prima dello scossone causato dalla sentenza di Nuoro, prevedeva, comunque (entro il 2021) l’assunzione a tempo indeterminato dei 1161 lavoratori divenuti nel frattempo settemestrali. Oggi dobbiamo invece leggere che il ricorso al TAR contro la delibera 28/2 che sanciva (oltre alla Legge 6/2019) l’estensione del periodo di lavoro degli OTD sarebbe stato fatto al solo fine di velocizzare la procedura e trovare una diversa strada che non fosse quella prevista dalla Delibera stessa e dagli assessori “pasticcioni”.

Eppure, ahiloro, la strada seguita è la stessa che si voleva sbarrare, e la procedura è stata purtroppo ritardata da queste azioni legali sgangherate.

Quanto leggiamo nel comunicato del 25 gennaio appare piuttosto una retromarcia finalizzata al successivo ritiro del ricorso al TAR a causa delle pressioni ricevute in questo periodo da due segreterie che non sanno più come giustificarsi con il personale a tempo determinato che gli chiede conto delle questioni sollevate al T.A.R.

Ad ogni buon conto il Sadirs si costituisce in giudizio per difendere anche al TAR la Legge Regionale 6/2019 dalla declaratoria di incostituzionalità avanzata dal legale dei confederali e per difendere l’estensione del contratto degli OTD a tempo indeterminato, considerato che il legale delle confederazioni (al punto 5 dello stesso ricorso al TAR) definisce “illegittima” l’inclusione dei nostri colleghi precari nel novero dei soggetti stabilizzabili dalla pubblica amministrazione, come previsto invece già nella delibera impugnata e nel successivo atto di indirizzo del 18 ottobre.

Su una cosa, comunque, ci troviamo d’accordo con le segreterie Flai e Fai: diffidare da chi ha sempre avuto a cuore gli interessi propri a scapito degli interessi generali, soprattutto di chi ha permesso di mantenere per 25 anni dei lavoratori precari, altri senza alcuna progressione professionale, tutto a causa di un contratto inapplicabile e foriero di continui contenziosi legali e di inefficienze per una delle strutture più operative della Regione Sardegna.

Ora, al di là delle polemiche sindacali, occorre fare presto, perché questo personale è anche INDISPENSABILE per le attività dell’Agenzia, e per la CAMPAGNA ANTINCENDIO 2020 che oramai è dietro l’angolo! Con l’attuale assetto contrattuale, purtroppo, nessuna attività di Forestas potrà essere condotta con l’efficienza che serve.»

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