ogliastra.vistanet.it

L’Ogliastra della longevità. Jerzu in festa, Ida Mereu spegne 101 candeline

In questa foto, Ida Mereu è con Maria Lai, celebre artista.

Jerzu in festa: Ida Mereu spegne 101 candeline. Nella foto copertina, è in compagnia della cugina, l’artista Maria Lai scomparsa nel 2013.

Nata il 22 gennaio 1919, tzia Ida è da tutti conosciuta come Signorina Lillotta. Una vita trascorsa a insegnare, quella della donna: ancora oggi, quando i suoi alunni la incontrano, la abbracciano con grande affetto. Si parla anche della cooperativa che l’ha accolta e nella quale si trova.

La signora Mereu si trova nella cooperativa “La Peonia” di Osini, diretta da Vincenza Vargiu di Jerzu, ed è serena. La struttura, come specifica il nipote Gianfranco Loi, è un’eccellenza.

“Il personale, meraviglioso per la sua umanità e la sua professionalità, le garantisce un’assistenza continua e sicura fino a quando potrà star bene e tornare, se lo desidera, alla sua casa. Con le altre arzille vecchiette ospiti della struttura, ha subito fatto amicizia. Spesso si tengono per mano, recitano le preghiere e si confidano le esperienze di vita. Accidenti se hanno da raccontare!” ha scritto il nipote, lo scorso anno, in occasione delle cento candeline spente dalla zia, in un post caricato sui social.

In quest’ultimo, rimasto attuale, il suo amato nipote la ricorda con grande affetto: molto ironica, sempre lucida e con la memoria di un’ottantenne.

“Ma zia Lillotta parla volentieri con chiunque vada a visitarla; scherza e ricorda i tempi passati col sorriso sempre dolce e accattivante, mai col languore della malinconia. Incoraggia le altre donne e dà consigli, quasi vuole fare da maestra. Le vogliono bene, la coccolano e s’intrattengono volentieri a chiacchierare con lei” continua il post. “Ho l’impressione che stia tornando indietro con gli anni; il viso ha i segni della vecchiaia, ma come d’incanto, credetemi, sono diminuiti i tremori delle mani e delle labbra che prima erano piuttosto frequenti. Forse la vita di comunità, una comunità non affollata, ma giusta nel numero, forse i rapporti di relazione confidenziale con le sue quasi coetanee, le visite delle sue amiche che non mancano, certamente la generosità meravigliosa del personale, stanno facendo più di quanto non facciano mille cure geriatriche. La lunga degenza in ospedale può far morire le persone anziane, la vita di comunità, una vita sana di una comunità sana, può ridare loro nuova linfa giovanile. La caduta le impedisce ancora di muoversi sulle sue gambe e deve, necessariamente, spostarsi su una sedia a rotelle. Ma zia è molto tenace e giorno dopo giorno con l’aiuto del personale e con la sua ferrea volontà, mostra segni di evidente miglioramento. Di certo non potrà, comunque, come faceva un tempo neanche tanto lontano, percorrere in lungo ed in largo le vie del paese a velocità sostenuta, quando il “rullio” delle gambe sottili ma robuste da maratoneta faceva scrivere a mia figlia Carla «Zia Lillotta ha le gambe elettroniche». Quando le vie del paese erano lastricate con ciottoli, il passo rapido di zia Lillotta risuonava con un ritmo di alta frequenza, cadenzato e rapido… toc toc toc. Lei stessa racconta che un giorno, recandosi alla messa vespertina, due donne che la precedevano si girarono all’improvviso spaventate da questo passo che poteva sembrare uno scalpitio e alla sua vista si rasserenarono esclamando: «Ah, esti kissa signorina Lillò, furiausu timendu po non essiri unu quaddu». Zia è stata presidente dell’azione cattolica con Canonico Carta e con Canonico Stocchino, forse anche dopo, non so, ed oggi ne è la veterana centenaria. L’azione cattolica, la sua casa, la sua famiglia».

Questa foto è stata scattata durante i festeggiamenti dell’anno scorso:

In queste foto, la signora Mereu è con i suoi alunni:

Exit mobile version