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L’anno vecchio alle spalle e il fascino del nuovo

Immagine per auguri di buon anno 2020.

L’anno vecchio viene lasciato alle spalle e tutti subiamo il fascino del nuovo che verrà.

Negli ultimi giorni nella mente si raccolgono i pensieri negativi, per poi cancellarli con il conto alla rovescia della mezzanotte del 31 dicembre.

La speranza è che il nuovo anno non potrà che essere migliore di quello passato. Il 2019 che finisce si porta via i tanti momenti vissuti, contrassegnati da eventi felici e tristi, lungo i suoi dodici mesi. Eppure restano i ricordi e le  esperienze che in qualche modo ci hanno cambiato e con i quali ci presentiamo nel 2020.

Sono tante le questioni lasciate in eredità dall’anno appena concluso: crisi economica, tensioni e violenze internazionali, venti di guerra, e una salute del pianeta sempre più compromessa. Così come le reazioni contrastanti a queste problematiche, con movimenti che perseguono finalità egoistiche e altri carichi di sentimenti positivi.

L’anno passato è stato ricco di cambiamenti per l’Italia, con un Governo che ha cambiato la propria alleanza in corso d’opera, durante un’estate torrida tra un cocktail e un altro. Gli elettori sardi sono stati chiamati a eleggere il nuovo Consiglio e Presidente della Regione alla fine di febbraio. Il Governatore Solinas e la sua Giunta saranno chiamati a rispondere nei prossimi quattro anni delle tante promesse fatte in campagna elettorale.

Febbraio è stato anche il mese della protesta nell’Isola dei pastori. Gli allevatori costretti a dover gettare in strada il frutto del duro lavoro giornaliero, motivando il gesto con l’irrisorio prezzo del latte. Questo insufficiente a coprire anche parte delle spese di produzione.

Una protesta poi interrotta dopo le promesse fatte da alcuni “big” della politica nazionale, per poi non essere mantenute. Anzi, sono di queste ultime settimane le centinaia di avvisi di garanzia arrivati a casa di molti pastori che hanno partecipato alle manifestazioni di protesta.

Nel frattempo rimangono drammatici i ritardi sulle infrastrutture, i dati sulla disoccupazione e sullo spopolamento dell’Isola. Nell’Ogliastra la situazione è ancora più grave. Si aspettano da decenni gli interventi per il miglioramento della viabilità di una delle zone più belle e dalle grandi potenzialità della Sardegna. Inoltre, un servizio basilare per la popolazione come il nosocomio di Lanusei, è sempre messo in discussione. L’augurio per il prossimo anno è un auspicio: una maggiore determinazione e impegno dei singoli e della politica nel portare avanti i propri programmi, raggiungendo gli obiettivi utili per la collettività.

A tutti, auguro tanta forza per affrontare le avversità che si trovano davanti, per potersi godere il nuovo anno ma soprattutto l’affetto dei propri cari.

Buon anno.

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