L’Ares sostituirà la precedente Ats e svolgerà una serie di funzioni per conto dell’Asl. Con il coordinamento dell’assessorato della Sanità, sia chiaro: questo è il testo della riforma – che sta già creando polemiche – della Sanità approvata prima di Natale.
“Ancora: il direttore generale dell’Ares esercita i propri compiti in conformità con l’atto aziendale elaborato sulla base di linee guida stabilite dalla Giunta su proposta dell’assessore della Sanità” scrive L’Unione Sarda. “Sempre l’esecutivo approva in via definitiva la dotazione organica dell’Ares e, per quanto riguarda invece le Asl, ha il potere di disporre la sospensione cautelare dei dg dall’incarico, e anche di dichiararne la decadenza se ricorrono gravi motivi”.
Ripristinate le otto Asl con personalità giuridica e autonomia patrimoniale: Sassari, Gallura, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano, Sulcis e Cagliari.
Centrosinistra e M5S sicuri che sarà un “poltronificio”. Riformatori appoggiano, pur rivolgendosi alla riforma come a qualcosa di perfezionabile. Intanto Nieddu chiarisce che non cambia il “numero delle poltrone” ma “le modalità di governance”.