L’opera che avete davanti nasce dall’intreccio di tante storie.
Gian Paolo Mele e Montanaru segnati dalla stessa cicatrice.
Il primo ha composto la musica, il secondo le parole.
Paolo Fresu alla tromba.
Manuelle Mureddu alle matite.
Il Coro del 1977 si alterna a quello del 2018.
Gian Paolo intona. Suo figlio Francesco, a distanza di 41 anni, risponde.