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Lo sapevate? A Sarrala ci sono state delle spie inglesi durante il secondo conflitto mondiale

Lo sapevate? La costa di Tertenia è stata lo scenario di un episodio, poco conosciuto fino a pochi anni fa, che ha segnato una svolta decisiva per le sorti della seconda guerra mondiale dopo la sconfitta delle truppe nazi fasciste del Nord Africa ad opera degli Alleati.

Come raccontato dal giornalista ogliastrino Nino Melis nel suo libro “In punta di penna” (Ars Artium Editore) la vicenda di Sarrala si svolge nel 1943 e rappresenta, a sua volta, l’episodio più rilevante collegato alla “diplomazia clandestina” messa in campo da Emilio Lussu a favore di uno sbarco degli Alleati in Sardegna.

Riportiamo la parte del libro in cui Melis racconta della spia inglese a Sarrala: “Una mattina di febbraio del 1943 un ufficiale inglese in borghese era stato catturato nella marina di Sarrala insieme al suo accompagnatore, un militare sardo anche lui, in abiti civili. Ho avuto la fortuna di sentire il racconto dall’unico testimone di quella vicenda rimasto in vita: Mario Puddu, macellaio in pensione di Tertenia. All’epoca dell’intervista aveva 80 anni ma ne aveva appena 16 quando fu testimone inconsapevole di una vicenda che avrebbe rivestito un ruolo importante per le sorti del secondo conflitto mondiale nel Mediterraneo. ” Stavo appresso al gregge sulla piana di Sarrala – così spiegava Mario Puddu – quando vengo avvicinato da due uomini in abiti civili. Uno era alto, capelli neri e parlava sardo, mentre l’altro, basso con i capelli rossi e il viso coperto di efelidi, non ha detto una sola parola. L’uomo alto mi ha chiesto se avevo avuto modo di vedere nei dintorni le greggi di Pauliccu Deiana o di Battista Melis. Prima di sparire però mi raccomandò di non dire a nessuno che li avevo visti. Mi ha offerto anche delle monete che però ho rifiutato. Il giorno dopo uno dei militari che presidiava la postazione dietro la torre di San Giovanni, tale Pietro Loi di Ulassai, mi ha chiesto di venire in fureria. In quella sede ho rivisto i due uomini che mi avevano avvicinato il giorno prima. Li ho riconosciuti e ho confermato la vicenda. Erano stati arrestati come spie: quello tarchiato, mi hanno detto, era un ufficiale inglese, mentre quello più alto era un certo brigadiere Serra che poi, facendo memoria, avevo visto a Tertenia in divisa da carabiniere”.

“Ancora oggi la figura del brigadiere Serra è oggetto interpretazioni contrastanti. Era un infiltrato dell’esercito italiano o realmente un collaboratore degli alleati? La seconda ipotesi verrebbe avvalorata dalla sua familiarità con i proprietari Paolo Deiana e Battista Melis, uomini molto vicini a Emilio Lussu. Il fondatore del Partito Sardo non si stancava di perorare, nei suoi viaggi a Londra e Washington, l’opportunità di uno sbarco in Sardegna dove le truppe alleate avrebbero potuto contare sulla rete dei sardisti più fedeli”.

 

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