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Presepissimo 2019, al via le iscrizioni per partecipare al concorso indetto dalla parrocchia di Sant’Andrea di Tortolì

 

Con l’evento si vuole richiamare l’attenzione di tutta la comunità sul significato profondo del Natale.

La parola presepe deriva da praesepe, una parola latina che significa mangiatoia. Fu San Francesco ad allestire il primo presepe nel 1223; egli cercava un modo semplice e concreto per far comprendere a tutti la natività di Gesù, anche a coloro che non erano in grado di leggere il Vangelo. <<Il presepe – scrive Papa Francesco – suscita tanto stupore e ci commuove perché manifesta la tenerezza di Dio che si abbassa alla nostra piccolezza, si fa povero, invitandoci a seguirlo sulla via dell’umiltà per incontrarlo e servirlo con misericordia nei fratelli e nelle sorelle più bisognosi>>.

La parrocchia di Sant’ Andrea con l’iniziativa “il presepe in famiglia” propone di scattare una foto al  presepe nel calore della propria casa, di stamparla e di portarla in parrocchia durante la novena che inizierà il 16 dicembre. Tutte le foto verranno esposte all’interno della parrocchia e ognuno avrà la possibilità di far conoscere agli altri il proprio lavoro.

Il concorso presepissimo è aperto a ragazzi, gruppi di scolaresche, famiglie e attività commerciali. La scheda di iscrizione è disponibile in parrocchia e dovrà essere riconsegnata entro e non oltre il 20 dicembre 2019.

La Commissione Presepissimo visiterà i presepi partecipanti nei giorni 27 e 28 dicembre 2019. I presepi vincitori verranno premiati i durante la festa della famiglia che si terra nel salone parrocchiale nel periodo dell’ Epifania

 «…la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze… È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. Si impara da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata».
(Papa Francesco , Lettera apostolica “Admirabile Signum”, 1 dicembre 2019)

 

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