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Nuoro, seconda edizione de “Il Nobel incontra i Nobel”. Grazia Deledda “dialoga” con Orhan Pamuk

ARKIV -Grazia Deledda , nobelpriset i litteratur Foto: Pressens Bild Kod: 194 COPYRIGHT PRESSENS BILD

La rassegna “Il Nobel incontra i Nobel”, fortemente voluta dall’Isre – Istituto Superiore Regionale Etnografico – arriva alla sua seconda edizione.

La manifestazione, come in una biblioteca fantastica e labirintica, prende il via martedì 10 dicembre alle ore 9,30, all’Auditorium Lilliu di Nuoro, e nasce per raccogliere idealmente tutti i vari premi Nobel per la Letteratura con i loro libri, mettendoli a contatto con la grande scrittrice nuorese, unica donna italiana a vincere il prestigiosissimo premio letterario. “In questo luogo meraviglioso la Deledda ci accompagnerà per farci conoscere e incontrare altri scrittori che come lei sono stati insigniti del premio”, spiega Francesco Muscau, 48enne direttore artistico dell’iniziativa.

L’anno scorso Grazia Deledda ha dialogato con Dario Fo, ultimo italiano a vincere il Nobel per la Letteratura; quest’anno la scrittrice nuorese incontrerà Orhan Pamuk, scrittore e intellettuale turco, che ha ricevuto l’onorificenza a Stoccolma nel 2006. “Tra i due ci sono inaspettate similitudini: una prima, e forse la più importante”, racconta Muscau “riguarda il rapporto che entrambi gli scrittori hanno con il loro luogo di origine. Per Deledda e Pamuk esso è il contesto da cui attingere materiale narrativo e sviluppare la propria poetica. Per traslato la Istambul di Pamuk diventa la Sardegna di Grazia Deledda”.

Il convegno del 10 dicembre, dal titolo ‘Senso del luogo, memoria e nostalgia’, cercherà di spiegare e raccontare questo aspetto. L’iniziativa proporrà anche una parte dedicata alle case del museo, anch’esse luoghi della memoria e della nostalgia. “Ci è sembrato opportuno ragionare non solo del rapporto che questi scrittori hanno nei confronti della memoria e della nostalgia” conclude Muscau, “ma anche di come si costruisce un senso del luogo e una memoria museale”.

Duilio Caocci, docente di Letteratura all’Università Cagliari, già segretario nazionale opera omnia della Deledda al Ministero dei Beni culturali, illustra a grandi linee la mappa del convegno e i suoi relatori. “Durante l’incontro sottolineeremo analogie e divergenze tra due campioni della letteratura”, dice Caocci. “Distanze di ordine cronologico evidenti, così come quelle geografiche e culturali. I punti di incontro partiranno dal rapporto tra i due autori in relazione al paesaggio di riferimento. Si inizia alle 9,30 con i saluti istituzionali Isre, a seguire il nuorese Dino Manca, il maggiore studioso vivente della Deledda, aprirà i lavori. Interverranno poi Susanna Pulis, antropologia, Franca Rosa Contu, responsabile Musei Isre, Elena Furlanetto dell’Università Duisburg-Essen, Tina Martucci dell’Università di Firenze, Idil Deniz Ergun, direttrice del Museo dell’Innocenza, Esma Cakir, già presidente dell’associazione stampa estera in Italia, Paolo Piquereddu, già direttore generale Isre e attualmente direttore Casa Gramsci, Lucia Pino del Museo Bagatti Valsecchi di Milano e Claudio Rosati, della Società italiana per la Museografia.

Alle ore 18, 30, infine, la Giornata Deleddiana si chiuderà con la presentazione del progetto filmico di Cecilia Mangini, la più grande documentarista italiana vivente, e del regista Paolo Pisanelli: ‘Grazia Deledda, parole e colori’. “Dopo una giornata densa assisteremo a un’anteprima importante” conclude Ignazio Figus, responsabile del settore audiovisuale Isre.  “Il film di cui vedremo un’anteprima di dodici minuti, è un progetto fortemente voluto dall’ex presidente Isre Giuseppe Pirisi ed è un nuovo, grande lavoro di una donna, la Mangini, che dialoga con un’autrice che ha amato e ama molto, Grazia Deledda”.

La rassegna continuerà nel mese di marzo, quando si inaugurerà una parte del Museo dell’Innocenza di Istambul, in Turchia. Il museo dell’innocenza (in turco Masumiyet Müzesi) è un museo letterario che si trova nel quartiere di Çukurcuma nel distretto Beyoğlu di Istanbul. Orhan Pamuk creò il museo durante la stesura del suo romanzo omonimo. Il museo e il romanzo, che si sono sviluppati contemporaneamente, sono incentrati sulle storie di due famiglie di Istanbul. Il 17 maggio 2014 è stato annunciato che il museo aveva vinto il Premio del museo europeo dell’anno 2014. “Abbiamo selezionato ventinove vetrine del Museo dell’Innocenza” racconta Muscau, “che faremo traslare dalla Turchia per esporle nelle sale del Museo Etnografico. Parallelamente, l’utente potrà ascoltare un file audio che racconterà ciò che viene esposto in ciascuna vetrina. Sono oggetti che hanno dentro l’anima di un uomo, di un mondo, di un’epoca”.

Infine nel mese di maggio Orhan Pamuk sarà ospite dell’Isre, a Nuoro: sarà l’occasione per conoscere di persona uno scrittore di assoluto valore nella letteratura mondiale, un grande intellettuale, un premio Nobel che saprà dare nuove chiavi di lettura del presente e che rimarrà per sempre nel tempo dilatato delle nostre biblioteche. “Convincere Pamuk è stato facile” dice Muscau: “Si è interessato subito all’iniziativa, dal momento che conosce bene la Deledda, scrittrice che in Turchia è tradotta dagli anni Trenta e continua a essere tradotta. Quello della nuorese è un tipo di scrittura che a Pamuk piace molto. Gli piace molto anche l’idea di incontrare, seppur virtualmente, un altro Nobel. Trovare una data però non è stato semplice, vista la fittissima agenza dell’intellettuale. Starà a Nuoro per un’intera giornata, nella quale sarà lieto di rispondere ai giornalisti su qualsiasi domanda che riguardi i temi della letteratura”.

Per Marcello Mele, direttore del servizio amministrativo Isre, è “Il Nobel incontra i Nobel è una grande occasione, che permette a questo fortunato Format letterario di portare monti diversi a confronto: Grazia Deledda si fa, ancora una volta, strumento di dialogo e di comunicazione”.

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