Si tratta di una tradizione millenaria che ogni 2 novembre a Siniscola si rinnova. La divertente e chiassosa giornata è annunciata già qualche giorno prima, dal profumo dei dolci sardi che si spande per le stradine del paese. Non c’è casa, dove non si preparino dei meravigliosi e golosi cesti colmi di di leccornie di ogni tipo.
foto Sardegna Turismo
E dal primo mattino i bambini con “Sas cussineras”, le grandi federe bianche, vanno in giro di casa in casa a chiedere una manciata di dolci, noci e caramelle da conservare nelle federe che a fine giornata diventeranno pesanti. La parola d’ordine è “Peti cocone”, che letteralmente significa “Chiedere pane” e se qualcuno si dimostra avaro e offre poco o niente, gli saranno riservate prese in giro attraverso filastrocche e frasi poco rispettose per rimarcare la tirchieria della famiglia.
Verrebbe da dire: tutto il mondo è paese, le analogie con la tradizione di Halloween sono tante. E visto che questa festa sta piano piano prendendo sempre più piede anche in Sardegna, sarebbe forse il caso di valorizzare tradizioni come quella di Siniscola e di tanti altri paesi sardi: non suona meglio “Peti cocone” di “Dolcetto o scherzetto?”