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Tortolì, l’Ogliastra che vorremmo. La CISL incontra gli amministratori per parlare del territorio

Michele Muggianu

Stamattina nei locali del Symposion a Porto Frailis si è svolto un incontro organizzato dalla CISL OGLIASTRA dal tema “L’Ogliastra che vorremmo”. La giornalista Giusy Ferreli ha coordinato il dibattimento al quale sono intervenuti vari Sindaci, Massimo Cannas di Tortolì, Gianluca Congiu di Girasole, Davide Burchi di Lanusei, Rosalba Deiana di Elini, Mariano Carta di Perdasdefogu, il sub commissario ex provincia Tonino Mereu, gli Assessori regionali Todde ai Trasporti, Sanna Finanze e Urbanistica, Nieddu alla Sanità, il consigliere PD Corrias e Gavino Carta segretario generale CISL Sardegna.

Michele Muggianu, segretario generale CISL OGLIASTRA, ha aperto l’incontro e il suo intervento è stato una presentazione della situazione socio economica dell’intera Sardegna con i dati sconfortanti redatti dalla Commissione Europea. La Sardegna è fanalino di coda in molti settori e bisogna trovare soluzioni incisive per risollevare la situazione.

Una delle possibili tattiche è una riforma della macchina regionale che sancisca una determinazione di competenze, un decentramento effettivo di compiti e risorse per i territori regionali.

L’abrogazione del 2012 della provincia Ogliastra non ha portato, secondo tutti i presenti, nessun tipo di miglioramento, anzi esattamente il contrario, stando ai dati attuali rispetto a quelli in cui era in funzione.

Serve ricostruire il senso di comunità e togliere ogni tipo di campanilismo che non porta alcun tipo giovamento. Si è convenuto che più si è lontani dai luoghi decisionali e più aumentano i disservizi specialmente in territori più deboli come quello ogliastrino. Ovviamente sotto la lente di ingrandimento dei sindaci e assessori regionali sono finiti i temi più scottanti come sanità, trasporti e viabilità.
Gli assessori regionali presenti al dibattito hanno dimostrato piena disponibilità nella battaglia per risolvere i problemi dell’Ogliastra a fianco degli amministratori locali senza badare a fede o colori politici per il bene della comunità.

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