ogliastra.vistanet.it

Anche gli studenti di Nuoro partecipano al progetto“MigraRe: Sardegna chiama Africa”

Si chiama “MigraRe: Sardegna chiama Africa”, è promosso dall’Associazione Socialmed con il contributo della Fondazione di Sardegna e durerà tre anni. Si tratta di un’indagine conoscitiva sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione tra gli studenti delle scuole secondarie della Sardegna. Attraverso un questionario composto da 30 domande, i giovani sardi potranno esprimere il loro grado di conoscenza sul fenomeno migratorio a livello nazionale e regionale e anche la percezione di quanto sta avvenendo intorno a loro.

Dopo il Liceo Scientifico Antonio Pacinotti di Cagliari, uno dei più grandi istituti della Sardegna, il primo ad aderire, e dell’IPSAR di Tortolì, anche gli studenti del Liceo Musicale Sebastiano Satta di Nuoro, da domani prenderanno parte al progetto. Nel corso dell’incontro con gli studenti nuoresi sarà proiettato il documentario “Storie di Migrantes”, del giornalista Alessandro Aramu e del regista Carlo Licheri, vincitore di numerosi premi in importanti festival cinematografici, girato tra le acque di Lampedusa e i centri di accoglienza della Sardegna. Un docu film che racconta le storie di chi è scappato dal continente africano per raggiungere l’Europa, storie di paura, di speranza e di integrazione. Sarà l’occasione per parlare anche del ruolo dell’informazione, accusata di fornire una percezione distorta del fenomeno migratorio.

Gli studenti saranno poi coinvolti anche in giornate formative di educazione al rispetto dell’altro e ai valori dell’accoglienza. Uno degli obiettivi dell’iniziativa è supportare il migrante nella sua permanenza nell’isola coinvolgendolo attivamente nella collettività locale e agevolando il suo inserimento lavorativo nei comuni delle aree interne e in via di spopolamento. L’obiettivo dell’Associazione è quello di coinvolgere giovani italiani e stranieri, insieme per abbattere le barriere e favorire il dialogo. Partner del progetto sono EjaTv, l’associazione Entulas, il Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, la Camera di Cooperazione Italo Araba e S.O.S.

Exit mobile version