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Lanciare le scarpe sui cavi della corrente: anche a Tortolì il fenomeno “shoefiti”

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L’usanza di lanciare paia di scarpe sui rami degli alberi o sui cavi della corrente elettrica, chiamata shoefiti, fa capolino anche a Tortolì, dove da diverso tempo, davanti alle scuole superiori di Monte Attu, fanno mostra di sé delle scarpe sul cavo della corrente elettrica del rione cittadino.

Il fenomeno prende il nome dall’unione delle parole “shoe” (scarpa) e “graffiti” ed è nato nelle aree urbane degli Stati Uniti  come manifestazione del “folcklore adolescenziale”. Si è poi esteso a macchia d’olio anche in Europa e in Italia, dove il lancio è andato ad assumere le più svariate simbologie: demarcazione del territorio, affermazione della persona, testimonianze di imprese eccezionali. Non mancano anche le accezioni negative dello shoefiti, che in alcuni casi si lega ad episodi di bullismo e o a rituali di bande giovanili.

Il web pullula di siti e pagine dedicate a questo singolare rito. Anche il noto regista italiano Giuseppe Tornatore, ha dedicato una scena allo Shoefiti nella sua pellicola Stanno tutti bene, dove vengono inquadrate chiaramente delle scarpe appese ai fili elettrici della stazione.

 

 

 

 

 

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