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Premio Dessì. Sul podio Permunian e Valduga. Menzione speciale per Claudio Magris

Assegnato il Premio Giuseppe Dessì 2019. Francesco Permunian, con “Sillabario dell’amor crudele” (ChiareLettere), e Patrizia Valduga con “Belluno. Andantino e grande fuga” (Einaudi), vincono rispettivamente la sezione Narrativa e la sezione Poesia.

Ecco le motivazioni della Giuria presieduta da Anna Dolfi: “Tanto ironico e confidenziale, quanto ossessivo e provocatorio, Sillabario dell’amor crudele svela uno scrittore coraggioso, appartato, poco incline alla mode letterarie, inconfondibile nella voce e nella fisionomia”. La raccolta di versi di Valduga è definita “il più recente e atipico libro di una delle voci più importanti e incisive della letteratura italiana contemporanea”.

I vincitori del 34° concorso letterario sono stati annunciati ieri sera durante la serata finale, presentata dall’archeologo Umberto Broccoli, a Villacidro, sede della Fondazione che lo promuove assieme al Comune e dove lo scrittore sardo a cui il concorso è intitolato aveva le sue radici e ambientò “Paese d’ombre”. Premio speciale della Giuria a Claudio Magris, mentre la critica letteraria Lina Bolzoni e il pittore-scrittore Tullio Pericoli sono stati insigniti del Premio Speciale Fondazione di Sardegna.

Un premio di 5mila euro è andato ai vincitori delle due sezioni letterarie, mentre a ciascuno degli altri finalisti – per la Narrativa Gianrico Carofiglio con “La versione di Fenoglio” (Einaudi) e Matteo Terzaghi con “La Terra e il suo satellite” (Quodlibet); Michele Mari con la raccolta “Dalla cripta” (Einaudi) e Italo Testa con “L’indifferenza naturale” (Marcos Y Marcos) per la Poesia – sono andati 1500 euro.

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