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Nuoro, Antonia, Mario e il sito di Noddule: se ladri e burocrazia remano contro la cultura

Il sito archeologico di Noddule venne scoperto nella campagna di scavi degli anni ’60 diretta da Ercole Contu. Il complesso nuragico si trova sulla vecchia strada per Orune, e comprende due circoli megalitici, un nuraghe complesso non scavato, una tra le capanne circolari più grandi della Sardegna, con atrio di ingresso con bacile, probabilmente si tratta di una capanna sacra e un santuario con fonte sacra. Un sito di grande valore dunque che quando fu riportato alla luce si trovava in un terreno privato e successivamente il Comune di Nuoro lo ha acquisito.

Tuttavia l’amministrazione comunale non ha mai avviato nessuna attività finalizzata alla sua valorizzazione, finché grazie alla pubblicazione di una “Manifestazione di interesse” per la sistemazione del sito, Antonia Pintori e Mario Cabiddu, due guide turistiche nuoresi fondano la società Nooraghe, partecipano al progetto regionale FuturLab e ottengono un finanziamento europeo. «Siamo due giovani che non vogliono emigrare – spiega Antonia- e abbiamo cercato di crearci un’attività lavorativa in Sardegna, volevamo mettere a frutto le nostre competenze e valorizzare la nostra terra».

Il progetto prevede la pulizia e la manutenzione dell’area, la realizzazione di una struttura in legno che ospiti una sala multimediale in cui consultare video e ricostruzioni in 3D progettate dai due ragazzi, un info point, con il piccolo negozio di gadget e un angolo in cui somministrare qualche bevanda e degli snack. Antonia e Mario hanno deciso, per invogliare i visitatori a visitare l’area,di realizzare anche un’area picnic. E hanno investito risorse proprie, per acquistare i tavoli, alcuni artigianali, e un container che momentaneamente sostituisce la struttura da installare.

Il problema è che il finanziamento è all’80 per cento quindi i due giovani hanno investito parecchie risorse proprie e comunque i fondi vengono erogati man mano che i lavori avanzano. «Peccato che i lavori non possono avanzare – prosegue Antonia- visto che l’iter burocratico di tutti gli adempimenti si è arenato in Comune e dopo un anno e mezzo ancora non possiamo procedere con l’installazione della struttura. Senza quella non si può installare neanche un efficace sistema di video sorveglianza».

E proprio la mancanza delle videocamere ha favorito l’azione dei vandali che qualche giorno fa, per la seconda volta in pochi mesi si sono introdotti nel sito, rubando e facendo danni. «Ci hanno portato via i tavoli nuovi, sfondato la porta del container e rubato la piccola cucina che usavamo per prepararci il pranzo, visto che teniamo aperto tutto il giorno. Avremmo dovuto concludere i lavori entro dicembre, ma vista la lentezza dell’amministrazione dobbiamo chiedere una proroga di sei mesi». Il sistema di video sorveglianza è fondamentale anche e soprattutto per la tutela dei monumenti preistorici, nel 2002 i vandali hanno spaccato un pezzo di lastricato della fonte sacra.

Antonia e Mario tengono aperto ogni giorno dalle 9.30 alle 19, non si sono fatti scoraggiare grazie anche alla solidarietà e al sostegno di tante persone, e vanno avanti: « Penso che sia stata una ragazzata – conclude Antonia- e io invito i responsabili di questo gesto a venire a trovarci. Racconteremo loro della civiltà nuragica, di come i nostri antenati sapevano far parte di una comunità coesa, e sapessero rispettare le regole». Chi volesse visitare il bellissimo sito, trova tutte le informazioni sul sito www.nooraghe.com

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