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I sindaci del Gennargentu-Mandrolisai: «Senza segretari comunali l’attività rischia la paralisi»

foto Carlo Marras

Ormai è cronica la carenza di segretari comunali. Il problema è particolarmente grave per i comuni della Comunità Montana del Gennargentu-Mandrolisai. I sindaci si sono riuniti a Sorgono per discutere del problema e sottoscrivere un documento unitario per denunciare la grave situazione. Degli undici comuni facenti parte della comunità montana, solo tre possono vantare un segretario comunale in convenzione e per di più per pochissime ore al mese.

«La situazione è assolutamente drammatica – afferma il Presidente Alessandro Corona – e il fatto che altri Comuni e altri territori siano nella medesima situazione non ci rincuora ma ci preoccupa maggiormente. La presenza saltuaria e persino l’assenza dei Segretari comunali penalizza fortemente l’attività amministrativa e tutto ciò si riversa sui cittadini, i quali ovviamente hanno da esprimere il proprio rammarico direttamente ai Sindaci, i quali ovviamente non sono colpevoli di questa assurda situazione».

Il documento inviato agli organismi che devono farsi carico di questa problematica, in particolare all’Anci evidenzia la situazione di molti comuni che possono contare sul lavoro dei segretari per poche ore al mese, fino al caso limite di Aritzo che negli ultimi quattro anni e mezzo praticamente si è dovuto affidare esclusivamente, tranne una breve parentesi durata circa sei mesi, solo del supporto di segretari a scavalco. I primi cittadini della comunità chiedono che si definisca un tavolo operativo che certifichi, con tempistiche certe, la volontà di porre rimedio ad anni di incuria e di cattiva progettazione.

«Tale carenza è evidentemente ancora più grave – prosegue Corona- nelle zone interne dove gli amministratori sono chiamati a uno sforzo superiore, dovuto alla carenza di personale e alle ristrettezze dei bilanci che di fatto bloccano l’attività amministrativa. Si parla tanto, in campagna elettorale, di rilancio delle zone interne, di potenziamento dei servizi e di misure per contrastare lo spopolamento e la debolezza economica e poi non si mettono le amministrazioni locali nella condizione di operare con serenità e celerità. E’ questo il paradosso che vogliamo evidenziare con l’auspicio che si chiacchieri di meno e si agisca di più».

I sindaci sottolineano come questo problema stia paralizzando l’attività degli amministratori, e lamentano che non ci sono misure per contrastare questo fenomeno e risolverlo. Notano un certo immobilismo da parte degli Enti superiori che evidentemente non avendo questo problema non lo ritengono importante. «Possiamo contare solo sui segretari a scavalco – concludono i sindaci- dei quali apprezziamo la competenza, la pazienza, la competenza, l’abnegazione ed il senso di responsabilità̀ che hanno sempre dimostrato, garantendo a queste amministrazioni di sopravvivere».

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