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2019 anno nero per i trapianti. Trapiantati AITF Nuoro-Ogliastra: «In controtendenza la nostra Provincia»

Pare che il 2019 sia un bruttissimo anno per la Sardegna per quanto riguarda i trapianti di organi.

In questi primi mesi sono stati effettuati 2 trapianti di cuore, 25 di reni, 18 di fegato e nessun trapianto di pancreas. Complessivamente 20 in meno rispetto al 2018 e 53 in meno rispetto al 2016, anno in cui ne sono stati eseguiti di più. A essere particolarmente preoccupante è il drastico calo delle donazioni strettamente connesso all’aumento delle opposizioni all’espianto degli organi da parte delle famiglie dei pazienti.

Il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale ha presentato oggi una mozione per chiedere un intervento urgente di sensibilizzazione alla donazione.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus sottolinea l’urgenza degli interventi proposti:

“Il centro trapianti è uno dei fiori all’occhiello della sanità sarda. Sarebbe un errore imperdonabile tralasciare problemi evidenti capaci di minare alla radice una delle nostre eccellenze e riportare centinaia di pazienti sardi al periodo in cui solo i viaggi della speranza nelle strutture del Continente o del resto d’Europa potevano svolgere interventi di quel tipo”.

Con la mozione sottoscritta dagli esponenti del centrosinistra, si chiede al Presidente della Regione e all’ Assessore alla Sanità di monitorare e verificare le cause a monte. La proposta dei Progressisti prevede, inoltre, l’estensione a tutti i comuni sardi della possibilità di raccogliere le dichiarazioni di assenso alla donazione da parte dei cittadini contestualmente al rinnovo della carta d’identità, e l’intensificazione delle campagne di sensibilizzazione attraverso l’indizione della prima giornata regionale della donazione e del trapianto da celebrare il 24 febbraio 2020, data in cui ricorre il quindicesimo anniversario della tragica scomparsa di Alessandro Ricchi e della sua equipe.

“Eppure eravamo una regione virtuosa, sempre al 2° o 3° posto in Italia, e non si riesce a capire il motivo, al Brotzu di Cagliari, per dire, i dinieghi alla donazione sono oltre il 60 %” scrivono sul gruppo dei Trapiantati AITF Nuoro Ogliastra. “In controtendenza, questa volta in positivo, i risultati di Nuoro e Sassari, attestati intorno al 10 %. Infatti, negli ultimi tre anni in Sardegna i trapianti si sono potuti fare grazie al San Francesco di Nuoro e al SS. Annunziata di Sassari. È evidente che le popolazioni del centro-nord Sardegna sono molto più generose rispetto agli altri abitanti dell’isola e che la cultura della donazione è più diffusa in questi territori. Un ringraziamento particolare al personale tutto della Rianimazione del San Francesco di Nuoro, ma anche a quello di Sassari, per la loro professionalità e umanità sempre presente nei confronti dei familiari dei pazienti deceduti nel reparto di rianimazione, ma anche grazie al positivo lavoro di informazione, svolto negli istituti di formazione inferiore e superiore della provincia di Nuoro e Ogliastra, e nei Comuni, negli ultimi 5 anni, dall’Associazione Trapiantati AITF Nuoro-Ogliastra, che sta girando in lungo e in largo per informare e rendere le popolazioni più partecipi sul problema della donazione degli organi, dei tessuti e del midollo osseo. Grazie a tutte queste persone per averci aiutato a raggiungere determinati risultati, speriamo che quanto prima anche nelle altre province della Sardegna ci sia un aumento considerevole dell’assenso alla donazione degli organi, ci sono ancora molti malati in attesa del trapianto per continuare a vivere”.

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