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Il Ponte di Oloè non riapre, sul piede di guerra Oliena e Dorgali

Foto: ANSA

Il Tribunale di Nuoro dice no al dissequestro del Ponte di Oloè e a Oliena e Dorgali scoppia la protesta. Secondo gli esperti del Palazzo di giustizia, le opere completate dalla Provincia per la messa in sicurezza della struttura non garantiscono ancora le condizioni ottimali per la riapertura.

Necessarie altre indagini e lavori per 2 milioni e mezzo.

Dopo 6 anni, i due paesi sono insorti. I cittadini di Oliena chiedono le dimissioni del primo cittadino, Bastiano Congiu, come atto di protesta. Congiu ha convocato un consiglio comunale straordinario per discuterne con i concittadini.

«Se questo ponte è un cadavere, quindi impossibile da rianimare, che si arrivi a prospettare la costruzione di un nuovo ponte, soluzione già prospettata in passato dall’Anas» dice all’ANSA il consigliere della minoranza Valentino Carta (Pd). «Nel frattempo però bisogna cercare una soluzione per la viabilità: la strada Oliena-Dorgali deve essere riaperta subito, possibilmente utilizzando il ponte di Oloé così come è oggi, magari con dei limiti da studiare».

Sul piede di guerra anche la sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello.

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